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Profughi. L’accordo per distribuirli in tutta Italia

Sì di regioni ed Enti locali per accoglierne 50 mila. “Equamente distribuiti nel territorio nazionale”

Roma – 31 marzo 2011 –  È stato siglato ieri l’accordo tra Governo, Regioni ed Enti locali per accogliere 50 mila profughi "equamente distribuiti nel territorio nazionale". Ecco il testo firmato a palazzo Chigi dai Ministri Roberto Maroni e Raffaele Fitto, dal Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani e dai rappresentanti dell’Anci e dell’Upi.

“Nella seduta straordinaria della Conferenza unificata del 30 marzo 2011 il Governo, le Regioni e Province autonome e gli Enti locali sanciscono il seguente Accordo:

sulla base della richiesta avanzata dal Governo per affrontare l’emergenza profughi attraverso uno sforzo comune e condiviso fra Governo, Regioni e Autonomie locali e un impegno coerente di solidarietà che riguarda tutto il Paese e l’intero Sistema istituzionale, di cui in primo luogo il Governo, nella sua collegialità, è il Garante, si condivide che, in relazione alla previsione fino a 50.000 profughi, questi siano equamente distribuiti nel territorio nazionale in ciascuna Regione, escluso l’Abruzzo.

Tale flusso territoriale sarà definito nei prossimi giorni da una Cabina di regia nazionale, coordinata dal Governo, con le Regioni e gli Enti locali ed articolata nelle diverse realtà regionali, coinvolgendo le Prefetture.

Per quanto riguarda il problema dei minori stranieri non accompagnati, il Governo si impegna ad individuare risorse stabili e pluriennali al sostegno della collocazione nelle case famiglia attraverso i Comuni.

Inoltre, il Governo accoglie con favore la disponibilità di posti aggiuntivi messi a disposizione dallo SPRAR e si impegna a finanziarlo.

Il Governo, in relazione alla gestione di sua competenza della immigrazione clandestina, nella piena applicazione delle norme conseguenti, si impegna ad assicurare un criterio di equa e sostenibile attribuzione degli immigrati che risultassero clandestini in tutto il territorio nazionale, sentiti gli Enti territoriali interessati.

Le risorse finanziarie necessarie a gestire la situazione emergenziale sono totalmente a carico del Governo.
Le Regioni, le Autonomie locali e il Governo si impegnano ad avviare un’iniziativa verso le Istituzioni europee, per affrontare nel rispetto delle norme europee l’emergenza umanitaria”.

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