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Rifiutare i migranti costa caro: almeno 1,6 miliardi in 8 anni

È quanto ha pagato l’Italia per  il contrasto dell’immigrazione irregolare. Rapporto Lunaria: “Spese alte, risultati limitati e diritti a rischio. Meglio facilitare la regolarità"

Roma – 31 maggio 2013 – “Stanziamenti pubblici significativi, mancanza di trasparenza nell’utilizzo delle risorse, risultati limitati rispetto a quelli auspicati ed esposizione dei migranti al rischio di violazioni dei diritti umani”. Così l’Italia contrasta l’immigrazione irregolare, secondo il rapporto “Costi disumani” presentato ieri dall’associazione Lunaria.

Nella guerra agli irregolari, sarebbero stati spesi in Italia, dal 2005 al 2012, almeno 1 miliardo e 668 milioni di euro, tra risorse nazionali e comunitarie.

Il rapporto scende nel dettaglio:  331,8 milioni di euro sono serviti per il controllo delle frontiere esterne; 111 milioni hanno finanziato l’acquisto di nuove tecnologie, sistemi di identificazione e comunicazione nell’ambito del Pon Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno; 60,7 milioni di euro sono stati stanziati nell’ambito del Fondo Europeo per i Rimpatri; oltre un miliardo di euro è stato impegnato per l’allestimento, il funzionamento, la gestione e la manutenzione di CIE, CPSA, CDA e CARA; 151 milioni di euro hanno finanziato progetti di cooperazione con i paesi terzi in materia di immigrazione.

Un investimento pubblico significativo, segnala Lunaria, nelle “politiche del rifiuto” che non riesce frenare l’immigrazione “irregolare”. Dal 1998 al 2012, si legge nel Rapporto, dei 169.126 migranti transitati nei Cie solo 78.081, il 46,2 per cento, sono stati effettivamente rimpatriati. E tra i 540.389 migranti rintracciati in posizione irregolare dal 2005 al 2011, il 60,3% non ha obbedito all'ordine di allontanamento.  Però dal 1986 al 2009 le varie sanatorie davano un permesso di soggiorno a 1.661.291 irregolari.

L’associazione chiede al Parlamento di monitorare in modo più stringente la spesa pubblica in materia di contrasto dell’immigrazione irregolare e l’operato del Governo e di riformare la disciplina sull’ingresso, il soggiorno e le espulsioni dei migranti. Secondo la regola aurea che il modo migliore per contrastare l’immigrazione irregolare è  facilitare l’ingresso e il soggiorno regolare.

Lunaria auspica anche che si arrivi al più presto alla chiusura dei Centri di Identificazione ed Espulsione. In attesa di una riforma complessiva, chiede “l’attivazione immediata del Parlamento al fine di ridurre il periodo di permanenza massimo nei centri” e che “siano evitati quei bandi al ribasso per la gestione dei centri che determinano un’ulteriore peggioramento delle condizioni di vita dei migranti nei Cie e numerose violazioni dei diritti umani”.

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La sintesi del dossier

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