Il calciatore pubblica una vignetta piena di stereotipi. Poi chiede scusa: "Voleva essere antirazzista con humour, fuori contesto può avere un effetto opposto"
Roma – 2 dicembre 2014 – Ha voluto scherzare sugli stereotipi razzisti, gli stessi di cui è stato più volte vittima, però ci è scivolato sopra, passando per razzista anche lui.
Per Mario Balotelli, il boomerang è stata una vignetta pubblicata sul suo profilo Instagram. Ritrae Super Mario, celebre eroe dei videgames, e dice: "Non essere razzista! Sii come Mario. È un idraulico italiano, creato da persone giapponesi, che parla inglese e sembra un messicano". Poi la parte più controversa: "Salta come un nero e afferra i soldi come un ebreo".
La vignetta ha scatenato molte proteste, sui social e fuori, soprattutto per la chiusa antisemita. E ora il calciatore rischia anche una sanzione da parte della della Football Association, la federazione inglese che sulla lotta al razzismo non ama scherzare.
All'inizio Balotelli si è difeso col solito piglio, twittando: "Mia madre è ebrea, quindi state tutti zitti perfavore". Poi, però, ha fatto marcia indietro: "Se ho offeso qualcuno chiedo scusa. Il post voleva essere antirazzista con humour, però adesso capisco che fuori contesto può avere un effetto opposto".
"Non tutti i messicani hanno i baffi, non tutte le persone nere saltano alto e non tutti gli ebrei amano i soldi. Ho usato una vignetta fatta da qualcun altro – ha aggiunto il calciatore – perché c'era Supermario e ho pensato che fosse divertente e non offensivo. Ancora, mi dispiace".