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Raccoglie fiori per la fidanzata, etiope nei guai

El Israel rischia da sei mesi a tre anni di reclusione. Lo scorso giugno è stato sorpreso a spogliare un oleandro di un’aiuola pubblica

Roma – 16 settembre 2011 – Il romanticismo potrebbe costare caro a El Israel,un cittadino etiope di trentanove anni che lo scorso giugno, a Roma, ha raccolto dei fiori di oleandro da un’aiuola pubblica per la sua fidanzata.

Mentre l’uomo preparava il suo mazzetto, è stato notato da una voltante della polizia. Gli agenti lo hanno bloccato, identificato e poi denunciato alla Procura della Repubblica, che ora lo accusa di danneggiamento “aggravato dal fatto di avere commesso il danno su bene esposto per necessità e consuetudine alla pubblica fede”.

Pare che nell’operazione l’etiope avesse spezzato un paio di rametti, “involontariamente” spiega il suo avvocato Gianluca Arrighi, che ha reso nota la vicenda. Ora l’indagine si è conclusa e la procura ha depositato gli atti, mossa che precede un eventuale rinvio a giudizio. El Israel Rischia dai sei mesi ai tre anni di reclusione.

Arrighi  parla di “caso grottesco” che “pone l’attenzione su due problematiche giuridiche molto attuali. La prima è la possibilità di introdurre nel nostro ordinamento la discrezionalità dell’azione penale da parte del pubblico ministero. L’altra il riconoscimento a livello legislativo del principio di necessaria lesività, per il quale non può esservi reato senza una concreta lesione o una messa in pericolo reale ed effettiva del bene protetto”.

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