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Razzismo. Al lavoro con il cartello “negro”

Le angherie subite da un operaio srilankese. Il datore di lavoro condannato a due anni e mezzo di reclusione

 

 

Roma – 27 maggio 2011 – È un caso di ”razzismo volgare”,  ”la deriva verso l’inciviltà non deve trovare proseliti in un luogo di lavoro”.

Così scrive il giudice Andrea Salemme, che ieri ha condannato con rito abbreviato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per maltrattamenti con l’aggravante razziale il titolare di una piccola ditta di Segrate. La fine di un incubo per un suo dipendente srilankese, vittima di violenze e insulti.

L’operaio , professione lattoniere, doveva tenere sul carrello di lavoro un cartello con scritto: ”Negro non capace di lavorare ,ma capace di prendere soldi”. Non solo: il titolare, P.M. di 38 anni, si rivolgeva a lui con epiteti come ”Sporco negro” o lo insultava dicendogli ”Vieni dal terzo mondo e non capisci niente”.

L’ultima lite risale al maggio 2010 quando il 47enne, assunto dal 2011, era stato colpito con calci e pugni per una semplice discussione su un giorno di ferie. Esasperato il dipendente ha sporto denuncia e ieri, oltre alla condanna, il gup ha disposto una provvisionale di 30mila euro.

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