Elvio Pasca
Barrot: “Siamo tenuti a chiedere informazioni”. Gozi (Pd): “L’Europa si aspetta chiarimenti” Roma – 2 settembre 2009 – Bruxelles smorza la polemica con il governo italiano, ma ribadisce che i respingimenti non devono mettere a repentaglio la vita dei migranti e che comunque va garantito il diritto a chiedere asilo.
“Sulla querelle dei portavoce non ho voglia di soffermarmi. Siamo nel nostro ruolo, non mi pare ci si debba attardare su una polemica che non ha sostanza” ha detto oggi il vicepresidente della Commissione europea Jacques Barrot. “Non sono qui per criticare questo o quello, quando c’e’ un problema che colpisce uno Stato membro siamo tenuti a chiedere informazioni”.
Secondo Barrot, l’Europa deve essere un “modello di fermezza contro l’immigrazione irregolare e di umanità nell’accogliere i perseguitati".
“Sono inaccettabili tutti i respingimenti che mettano in pericolo la vita dei clandestini", ha aggiunto Barrot ma "niente si oppone al respingimento in se di clandestini", anche se “c’e’ il problema di capire se vi sono anche persone che avrebbero diritto all’asilo”. “Per questo – ha ribadito il Commissario – abbiamo chiesto informazioni all’Italia, per capire come le autorità italiane affrontano questo problema”.
Per Sandro Gozi, capogruppo del Pd in commissione Politiche europee della Camera, “la Ue non ha affatto chiuso il caso Italia: cambiano i toni e la forma ma la sostanza resta e cioe’ il governo Berlusconi deve dare spiegazione sui respingimenti e sul rispetto del diritto d’asilo”.
“Mi pare che emerga l’imbarazzo dei rappresentanti europei che insistono nella questione di fondo e cioe’ che i respingimenti di immigrati clandestini non devono mettere a rischio la vita delle persone e che e’ necessario individuare tra loro chi ha il diritto di chiedere asilo. Su questo l’Europa si aspetta chiarimenti da Berlusconi e dai ministri competenti che invece, fino ad ora, hanno preferito intervenire solo per criticare l’Europa”.
