Il presidente e reggente Orfini: “Ius soli incomprensibilmente bloccato, governo può aiutare”. Lega Nord e Forza Italia: “Impensabile, faremo le barricate”, ma anche gli alleati di Area Popolare sono contrari. Italiani Senza Cittadinanza e QuestaèRoma lanciano l’hashtag #FiduciaSullaCittadinanza
Roma – 22 febbraio 2017 – “Mentre parte il congresso, non possiamo immaginare che il Pd si occupi unicamente di partito lasciando solo il governo. Il Pd si deve spendere in prima persona su alcune cose che dobbiamo fare”.
Lo spiega dice oggi a La Stampa Matteo Orfini, presidente del Partito Democratico, reggente dopo le dimissioni di Matteo Renzi. Nell’agenda del governo Gentiloni, spiega, dovrebbero esserci interventi sull’economia, sui voucher, ma anche la riforma della cittadinanza: “Visto che rivendichiamo di aver restituito un Paese con più diritti, dobbiamo fare un passo avanti in quel campo”. A cosa pensa? “Lo ius soli è incomprensibilmente bloccato al Senato: un governo forte e autorevole come il nostro, di fronte a italiani lasciati senza diritti, può pensare ad aiutare l’approvazione con la fiducia”.
Non si fa attendere la reazione di chi è contrario alla riforma, a cominciare dalla Lega Nord. “Faremo le barricate, non fuori, ma dentro il Parlamento” annuncia Matteo Salvini ai microfoni di Radio Padania, definendo lo ius soli “una cavolata”. Il leader della Lega non esclude di ricorrere a un referendum abrogativo, nel caso la riforma passasse, “ma speriamo di bloccare prima questa follia”.
Per Annagrazia Calabria, deputata di Forza Italia e leader di Forza Italia Giovani, “porre la fiducia sullo ius soli e’ semplicemente impensabile. Una maggioranza sgretolata dalle faide interne al suo principale partito non puo’ arrogarsi il diritto di modificare gli assetti futuri della società italiana imponendo al Parlamento l’approvazione di una legge sbagliatissima”. “La cittadinanza facile per gli immigrati non sara’ mai legge. Siamo disposti a tutto per non far passare un principio sbagliato e incostituzionale. Prima i cittadini, prima gli italiani” dice invece il senatore azzurro Maurizio Gasparri.
Meno scontato il no che arriva da Area Popolare, alleata del Pd nella maggioranza di governo, che alla Camera ha votata la riforma, ma ora pare volerla bloccare in Senato: “Orfini si guardi allo specchio e se li voti lui certi provvedimenti a suo avviso prioritari” ha detto il capogruppo alla Camera Maurizio Lupi. “Se pensa che in questi otto mesi le priorita’ siano l’approvazione dello ius soli, l’aumento delle tasse, la dichiarazione anticipata fine vita e l’interruzione del processo di liberalizzazione, allora si faccia il suo bel partito di sinistra con Sel e con altri. Il signor Orfini si faccia i conti al proprio interno e non pensi di avere degli zerbini”.
“Ad Orfini faccio notare – dichiara invece la presidente dei senatori di AP, Laura Bianconi – che la fiducia la decide il Consiglio dei ministri nell’ambito di una discussione e di un confronto ampio ed articolato. Se poi si tratta di provvedimenti delicati, come quello dello ‘ius soli’, questo confronto deve essere ancora piu’ approfondito, anche alla luce del fatto che questo e’ un governo di coalizione tra forze politiche di diversa provenienza e sensibilita’. Come sul testamento biologico rinnovo l’appello ad evitare forzature e fughe in avanti su provvedimenti delicati, che rischierebbero soltanto di produrre tensioni sulla maggioranza di governo.
“Noi la fiducia l’abbiamo da tanto tempo. Ora è il Governo che la deve ottenere anche dai parlamentari più saggi” incalza il movimento Italiani Senza Cittadinanza, che stamattina, insieme all’associazione QuestaèRoma, ha lanciato su facebook l’hashtag #FiduciaSullaCittadinanza.
“La Riforma – dice Paula Baudet Vivanco – andava realizzata anni fa. E abbiamo avuto fiducia in un cambiamento della legge che rispecchiasse la trasformazione di questo nostro Paese. In molti ci hanno poi assicurato che il testo fermo in Commissione Affari costituzionali del Senato sarebbe stato calendarizzato e votato subito dopo il Referendum del 4 dicembre. Non è accaduto, ma noi abbiamo avuto ancora fiducia nelle istituzioni e per febbraio abbiamo anche organizzato manifestazioni insieme alla Campagna L’Italia sono anch’io per sostenere la Riforma. Ora sta al Governo andare avanti e porre la fiducia su una Riforma che riguarda il presente e futuro del Paese, gli alunni e alunne d’Italia”
“Accogliamo con favore e ci uniamo alle dichiarazioni del Presidente Orfini” dice Elvira Ricotta Adamo di QuestaèRoma. “Finalmente il PD, anche se tardivamente, ha capito l’importanza di porre la fiducia su tematiche sociali riguardanti il riconoscimento dei diritti, come avvenne per quanto riguarda le unioni civili. Solo in questo modo si può finalmente superare lo stallo creatosi al Senato tra le migliaia di emendamenti e opposizioni alla Riforma della legge sulla Cittadinanza. E’ arrivato il momento di ascoltare la voce della società civile e di portare a casa la riforma”