in

Roma, lanciafiamme contro i bengalesi

In manette un ventenne che terrorizzava gli immigrati dell’Esquilino con accendino e bomboletta spray.  Alemanno: “Nessuna clemenza”, Marazzo: “No alla paura del diverso”

Roma – 11 febbraio 2009 – Da mesi, con i suoi complici, terrorizzava con minacce e violenze  gli immigrati dell’Esquilino, uno dei  quartiere più multietnici di Roma. Lunedì sera,  Ivan B., 20  anni, è stato arrestato in flagranza, mentre minacciava di dare fuoco a tre minorenni bengalesi utilizzando una bomboletta spray e un accendino come lanciafiamme.

Il ventenne è stato fermato da poliziotti in borghese, intervenuti dopo una segnalazione in via Conte Verde. Insieme a due persone  che sono riuscite a fuggire, aveva picchiato e minacciato con la bomboletta i tre ragazzi: “Andatevene di qui o  vi do fuoco”, per poi tentare di aggredire anche gli agenti. 

Ora Ivan B. è accusato di minacce, lesioni  aggravate dall’odio razziale e detenzione e spaccio di sostanze  stupefacenti (aveva addosso e a casa alcune dosi di marijuana). Secondo gli inquirenti, fa   parte di una banda che tempo ha preso di mira cittadini  extracomunitari di nazionalità bengalese, come risulta dalle denunce presentate dalle vittime lo scorso novembre.

”Mi auguro che quel demente arrestato all’Esquilino abbia la dovuta punizione e che non ci sia nessuna clemenza”  ha commentato  il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

”Davvero un brutto segnale” commenta invece il presidente della  regione Lazio, Piero Marrazzo, che chiede alle istituzioni di rispondere “con la sanzione ma anche con la diffusione di  una cultura del dialogo e della legalità. Non si possono condannare i singoli atti di razzismo e poi diffondere quotidianamente la paura del diverso e dello straniero”.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Frattini: “Governo xenofobo? Non ci risulta”

400mila immigrati tra Roma e provincia