Ce ne parla l’avvocato Mascia Salvatore, esperta di immigrazione di Stranieri in Italia
ROMA – Un radicale cambio di orizzonti si prospetta per i cittadini romeni e bulgari che vivono o vogliono trasferirsi in Italia.
Con la decisione di ieri espressa dal Governo nell’ultimo Consiglio dei Ministri dell’anno, si aprono scenari decisamente nuovi per centinaia di migliaia di stranieri. Abbiamo chiesto all’avvocato Mascia Salvatore, esperta di immigrazione, di spiegarci in dettaglio i vari punti di questa piccola, ma importante "rivoluzione".
Quali benefici avranno dal primo gennaio 2007 i cittadini provenienti da Bulgaria e Romania?
Innanzitutto il totale diritto alla libertà di circolazione in Italia per chi entra per motivi di turismo, studio e lavoro autonomo.
La novità più importante, sul fronte lavorativo, riguarda badanti, colf, operai edili, metalmeccanici, lavoratori dirigenziali, altamente qualificati e stagionali. Tutti questi lavoratori beneficeranno dell’assunzione diretta, senza rientrare nella logica delle quote d’ingresso dei flussi. Questo significa che se vogliono lavorare in Italia, sarà sufficiente la stipula del contratto di lavoro senza passare per lo Sportello Unico. Poi, presentando il contratto di lavoro e gli altri documenti (polizza sanitaria, disponibilità di un alloggio) riceveranno la carta di soggiorno per motivi di lavoro.
E per chi non rientra in queste categorie, cosa succede?
Chi vuole assumere un lavoratore bulgaro o romeno che non rientra nelle categorie di cui sopra, dovrà spedire allo Sportello unico per l’Immigrazione una raccomandata a/r in cui chiede il nulla osta al lavoro, utilizzando questo modulo. Lo Sportello Unico per l’Immigrazione rilascerà quindi il nulla osta grazie al quale il lavoratore potrà chiedere la carta di soggiorno, rivolgendosi direttamente alla Questura o passando per l’ ufficio postale (ma in questo caso l’operazione gli costerà 30 euro in più). Questa procedura durerà fino al 31 dicembre del 2007.
Cosa succede per chi ha fatto domanda di assunzione di un lavoratore romeno o bulgaro con i flussi 2006?
Tutti coloro che hanno ottenuto (o devono ottenere) il nulla osta al lavoro non potranno più terminare la procedura dei flussi e richiedere il visto per lavoro, poiché i visti possono essere rilasciati solo ai cittadini extracomunitari. Probabilmente una circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali chiarirà tutta la faccenda. La soluzione più logica (ed auspicabile) è che chi ha ottenuto la quota con i flussi 2006 vada direttamente allo Sportello Unico con il datore di lavoro a firmare il contratto, senza dover tornare in patria a richiedere il visto.
Per chi ha avuto un espulsione, cambierà qualcosa?
Così come è successo per i neocomunitari del 2004 (Polonia, Estonia, ect.) in virtù di una circolare ministeriale verranno annullate d’ufficio tutte le espulsioni amministrative. Quelle cioè eseguite nei confronti di cittadini trovati sprovvisti di permesso di soggiorno o con permesso di soggiorno scaduto e non rinnovato.
(28 dicembre 2006)
Stefano Camilloni