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Salvini respinto dagli immigrati a Porto Recanati. “Ci vuole la ruspa”

Il leader della Lega Nord, in tour pre-elettorale, non riesce a entrare all’Hotel House, il condominio più multietnico d’Italia. "A loro vanno bene il casino e lo spaccio"

 
Roma – 27 aprile 2015 – Non è stata accolta bene la visita di Matteo Salvini all’Hotel House di Porto Recanati, in provincia di Macerata.
 
Il leader della Lega Nord oggi era nella Marche in tour pre-elettorale in vista delle consultazioni regionali di fine maggio. Ha pensato quindi di fare tappa all'enorme palazzo diventato famoso perché il 90% dei circa 2.000 abitanti sono stranieri, provenienti da circa 40 Paesi diversi, e perchè spesso è finito al centro di polemiche legate a situazioni di degrado. 
 
Ieri Salvini su Facebook l’aveva presentato così: “Un condominio-grattacielo multietnico popolato e occupato da 2.000 persone, invaso da spacciatori e criminali, dove hanno appena arrestato un presunto terrorista di Al Qaeda…” . Quando però oggi pomeriggio si è presentato davanti all’edificio, non è riuscito a entrarvi. 
 
Davanti all’hotel house, il segretario del Carroccio ha trovato infatti un centinaio di residenti, soprattutto immigrati, che bloccavano le vie d’accesso e che lo hanno accolto fischiando e gridandogli vattene” e “vergogna”. C’era inoltre una manifestazione anti-Lega convocata dal centrosinistra. 
 
Ci sono stati momenti di tensione, ma la Polizia ha evitato contatti tra i manifestanti e Salvini, che ha preferito girare i tacchi e andare a un altro appuntamento a Macerata. 
 
"Manifestanti del PD e della CGIL, insieme ad abusivi e centri a-sociali, hanno bloccato l'ingresso al palazzo", ha sostenuto su Facebook Salvini. “A loro vanno bene il casino e lo spaccio? E pensare che a chiedere l'aiuto della Lega sono stati dei cittadini africani perbene! La soluzione per certa gente? RUSPA”.
 
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