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Sicilia: nasce rete ospedaliera per l’assistenza agli immigrati

Progetto finalizzato per facilitare l’accesso degli stranieri ai servizi socio-sanitari Palermo, 21 dicembre 2010 – Una rete ospedaliera e territoriale siciliana per l’assistenza ai migranti e agli indigenti presenti sul territorio siciliano, un progetto per le vittime di tortura, abuso e maltrattamento.

Sono alcuni degli obiettivi e delle attivita’ da avviare e avviate dell’Inmp, l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della Poverta’. Il centro di riferimento regionale siciliano ha sede all’Azienda Ospedaliera Civico. Il responsabile scientifico e’ il dottore Tullio Prestileo.

”Dell’Inmp: un punto di partenza per i diritti – La Sicilia come terra di mezzo dal 900 al nuovo millennio”, hanno discusso nell’Aula infermieri dell’Ospedale Civico, alla presenza del direttore generale dell’Arnas Civico, Dario Allegra, medici, manager ospedalieri, mediatori culturali, e l’Assessore regionale alla Salute Massimo Russo, che ha confermato ”l’impegno della Regione per i progetti che riguardano l’assistenza sanitaria dei migranti e l’importanza dell’Inmp,che ha sede all’Ospedale Civico, come supporto sanitario per migranti e fasce deboli della popolazione, con l’auspicio che la Sicilia possa spiccare per la qualita’ dell’assistenza”.

Tra i progetti che saranno avviati a gennaio, c’e’ quello denominato Rosami, e prevede la creazione della prima rete ospedaliera siciliana per l’assistenza ai migranti e agli indigenti presenti sul territorio siciliano. Si tratta di un progetto finalizzato a promuovere e facilitare l’accesso delle persone migranti/straniere e dei soggetti con forte vulnerabilita’ socio-economica ai servizi socio-sanitari e a sviluppare attivita’ di informazione e orientamento negli ospedali e nelle aziende sanitarie siciliane.

"Il progetto vuole rappresentare una linea di continuita’ e di sviluppo del Progetto Pass che ha consentito di tracciare una prima rete assistenziale rivolta a questa tipologia di popolazione. Il progetto Rosami creera’ le basi per la costituzione di una rete assistenziale siciliana capace di rispondere al bisogno delle popolazioni indigenti e migranti/straniere attraverso la presenza di personale adeguatamente formato", spiegano gli organizzatori. Un altro progetto che sta per essere avviato e’ quello per le vittime di tortura, abuso e maltrattamento.

Nell’esperienza comune degli operatori che si prendono cura delle popolazioni migranti vengono osservati, con sempre maggiore frequenza, quadri clinici correlati a tortura, abuso e maltrattamento. Obiettivo principale di questo progetto e’ l’emersione del problema, spesso taciuto, e la creazione di una relazione terapeutica per affrontare il problema e trovare soluzioni condivise. Da molti anni, soprattutto nella Sicilia occidentale, la dr.ssa Giuseppina Cassara’ (Ospedale-Fondazione San Raffaele, Cefalu’, Palermo) si e’ occupata attivamente di queste problematiche e pertanto e’ stata individuata come responsabile scientifico e coordinatrice del progetto.

Il progetto Pass Sicilia stato realizzato nel corso del 2010 all’Azienda Ospedaliera Civico (capofila) e in altre 12 Aziende Ospedaliere e ASP siciliane per promuovere attivita’ di informazione e orientamento attraverso l’attivazione di servizi di accoglienza e informazione socio-sanitaria transculturale, mediante la formazione e l’inserimento di 25 mediatori linguistico-culturali. Al Civico hanno lavorato 5 mediatori culturali nell’ Area di Emergenza, in Ginecologia, e nell’Unita’ Operativa di Malattie Infettive.

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