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Consiglio d’Europa: “Politiche Italia e Ue inadeguate sull’immigrazione”

Rapporto della commissione immigrazione dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa

STRASBURGO, 4 giugno 2014 – La gestione dei flussi migratori da parte dell'Italia e dell'Unione europea non è adeguata al crescente numero di arrivi di migranti e richiedenti asilo sulle coste italiane.

La conclusione è contenuta in un rapporto approvato dalla commissione immigrazione dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa che sarà votato in via definitiva durante la prossima sessione. Nel documento si afferma che "l'assemblea elogia i maggiori sforzi compiuti dall'Italia in risposta all'emergenza immigrazione, in particolare attraverso l'operazione Mare Nostrum". Ma si sottolinea allo stesso tempo che ci sono "sfide strutturali" che richiedono interventi urgenti.

In particolare, secondo quanto si legge nel rapporto, l'Italia deve dotarsi di un'adeguata rete di centri di accoglienza e di un sistema appropriato per identificare i migranti e per controllarne i movimenti. Ma anche l'Unione europea deve fare la sua parte, ridefinendo le sue politiche e regole, specie quella di Dublino II, e sostenerle con risorse finanziarie e operative adeguate.

A questo proposito l'assemblea "apprezza" la priorità che l'Italia ha detto di voler dare all'elaborazione di una risposta comune europea agli arrivi sulle coste Sud dell'Europa durante la sua presidenza dell'Unione europea. L'assemblea ritiene inoltre che si dovrebbe rispondere positivamente alla proposta fatta da Angelino Alfano di costruire campi per i richiedenti asilo nei Paesi del Nord Africa, a patto che l'Alto commissario per i rifugiati dell'Onu possa avervi accesso. I parlamentari infine chiedono che si risponda positivamente anche alla richiesta avanzata dalla guardia costiera libica di maggiori aiuti da parte della Ue.

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