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Stretta sui matrimoni:”Lega come Don Rodrigo”

Famiglia Cristiana contro il divieto di matrimonio per gli irregolari. Cota (Lega): “Cattolici sono con noi” Roma – 18 agosto 2009 – La Lega Nord contro gli immigrati come Don Rodrigo contro i promessi sposi. Solo che stavolta Renzo e Lucia sono tutti gli stranieri che, se non hanno un permesso di soggiorno, non possono più convolare a nozze.

Il paragone è utilizzato da Famiglia Cristiana per attaccare il divieto di matrimonio per gli irregolari, introdotto dalla nuova legge sulla sicurezza.  “In spregio – scrive il settimanale nel numero in edicola da domani- di un diritto fondamentale della persona, sancito dalla Costituzione (agli articoli 29 e 30), dalle leggi dell’Unione, dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, dal quel diritto naturale e universale che muove il mondo e che è alla base del Vangelo: l’amore”.

“L’onda della legge Maroni sulla sicurezza (che prevede il reato d’immigrazione clandestina) – scrive ‘Famiglia cristiana’ – è arrivata a travolgere anche i matrimoni tra stranieri e i matrimoni misti (le nozze celebrate tra italiani e stranieri), quando lo straniero sia irregolarmente soggiornante. Ironia della sorte, entrata in vigore la legge, è toccato a Verona [dove sono stati bloccati i primi matrimoni n.d.r.], la città di Giulietta e Romeo e dell’amore eterno, aprire le danze”.

“La legge sulla sicurezza – prosegue il settimanale – che per le nozze miste sembra scritta da don Rodrigo (ma chiedere a un politico leghista di leggere I promessi sposi del ‘gran lombardo’ Alessandro Manzoni e’ chiedere troppo), essa sarà probabilmente spazzata via da una sentenza della Consulta non appena qualcuno la impugnerà. Nel frattempo, la Lega avrà già conquistato le poltrone di governatore nelle Regioni del Nord alle amministrative”.

“Che importa – conclude Famiglia Cristiana – se si sarà rivelata un’inutile grida? Al massimo qualche centinaio di migliaia di extracomunitari avranno dovuto rinunciare al loro sogno di sposarsi e metter su famiglia”.

Cota (Lega): “I cattolici sono con noi”
“Famiglia Cristiana dice che chiedere a un politico leghista di leggere I Promessi Sposi è troppo? Direi che chiedere a ‘Famiglia Cristiana’ di leggere più semplicemente e interamente le leggi è troppo…”. risponde il presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota.

“Come è noto sulla sicurezza non è questione di essere stranieri, ma di essere in regola o meno, di rispettare le regole o meno – spiega il capogruppo leghista – e relativamente alla norma sui matrimoni l’amore non c’entra niente: quelli che si colpiscono sono i matrimoni di comodo, cioè le truffe”.

“Se si vogliono scomodare i Promessi Sposi – aggiunge Cota – leggendo gli editoriali di don Sciortino a me viene in mente Azzeccagarbugli che parlava a caso di leggi e di violazioni di convenzioni, insomma qualcuno che le spara sempre più grosse per impressionare i lettori che ogni giorno inesorabilmente diminuiscono perchè i cattolici – conclude Cota – sono d’accordo con i provvedimenti in tema di sicurezza portati avanti dal ministro Maroni”.

Merlo: “Don Rodrigo? Al massimo sono bravi”
“Scomodare Don Rodrigo e’ troppo. Qui, forse, abbiamo a che fare con i ‘bravi’, con persone forti con i deboli, che cercano di costruire la loro fortuna politica sulla pelle dei disperati” dice invece Giorgio Merlo del Pd.

“La Lega – spiega il deputato – oramai e’ vittima della sua stessa propaganda e non trova di meglio che attaccare il settimanale dei Paolini che, con la moderazione e la puntualità che gli è propria, si è limitato ad analizzare le nuove norme anti immigrati. Purtroppo, dagli esponenti del governo non e’ arrivata nessuna riposta di merito. Solo battute ed offese. D’altronde come si fa a difendere l’indifendibile?”.

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