Minacce anonime al ministro dell’Integrazione. Turco (Pd): “Massima vigilanza, non sottovalutare il razzismo”
Pistoia – 10 maggio 2013 – A Pistoia stamattina sono apparse nella zona del centro commerciale Panorama, in via Sestini, e nell'area vicina alla cattedrale ex Breda in via Pertini due scritte contro il ministro per l'Integrazione: "Sparare al ministro Kyenge e non ai Cc", seguita da una croce celtica, e "Ministro Kyenge fuori dai coglioni", siglata FN.
L'Amministrazione Comunale, dopo aver avvisato le autorità competenti, ha disposto l’immediata cancellazione. ''Sono scritte volgari e spregevoli dettate dalla paura e dall'odio che offendono, insieme al ministro Kyenge, tutta la citta' di Pistoia che quotidianamente coltiva, nelle sue scuole, nelle numerose associazioni di volontariato, nei suoi circoli e nelle sue parrocchie, il progetto di una comunita' ispirata ai principi di solidarietà, eguaglianza, libertà e giustizia'' commenta il sindaco Samuele Bertinelli.
“Diciamo basta con gli atti di razzismo nei confronti della ministra Cécile Kyenge. Le scritte vergognose comparse oggi a Pistoia non sono solo l’attacco ad una donna, ma colpiscono al cuore i valori della nostra Costituzione. Il Pd si stringe intorno a Cécile esprimendole solidarietà e ribadendo l’impegno contro ogni forma di razzismo” tuona Livia Turco, presidente del Forum Immigrazione del Partito Democratico.
“Lanciamo un appello a tutte le forze della società civile, le associazioni, il mondo del volontariato, perché facciano sentire forte la loro voce, affinché cessino questi atti e queste provocazioni vergognose. Al governo – conclude Turco – chiediamo massima vigilanza e impegno perché non si sottovaluti nessuna espressione di denigrazione della persona e dunque di razzismo”.
Solidarietà anche dal Pdl Toscano. ''L'istigazione alla violenza e' essa stessa violenza, e come tale merita ferma condanna da parte di tutti. Una condanna senza distinguo e senza attenuanti. Le farneticanti scritte apparse oggi sui muri di Pistoia sono purtroppo un segno dell'imbarbarimento del linguaggio politico in atto da qualche tempo. Non condividere le opinioni manifestate dal ministro Kyenge sullo 'ius soli' non legittima azioni che non devono avere cittadinanza politica '' ha detto il coordinatore regionale del Popolo della Liberta' Massimo Parisi.