Azione legale contro il nuovo contributo per rilasci e rinnovi: “È ingiusto, se servono soldi si faccia una regolarizzazione”. Livia Turco (Pd): “Sosterremo ogni iniziativa per cancellarlo”
Roma – 30 gennaio 2012 – La tassa sui permessi di soggiorno ha poche ore di vita, ma già rischia di finire in tribunale. “Faremo ricorso contro un ingiusto provvedimento” annunciano oggi il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, e il presidente dell’Inca, Morena Piccinini.
“La norma è ingiusta – spiegano – sia perché, oltre a violare la legge, incide sugli stranieri che già contribuiscono con il loro lavoro alle finanze dello Stato sia perché si addebitano loro i costi di una politica delle espulsioni che è sempre meno coerente con i movimenti migratori in atto”. È inoltre “ingiusto che le risorse necessarie alle espulsioni debbano ricadere su chi e’ regolarmente presente sul territorio”.
Secondo Lamonica e Piccinini, “è sulla regolarizzazione di chi non lo è e sull’emersione del lavoro nero che le fonti di finanziamento alle politiche migratorie e di integrazione vanno trovate. Questo in coerenza con quanto il governo si è impegnato a fare nella lotta alla evasione fiscale”.
Cgil e Inca avevano dato mandato ai propri legali di approfondire la questione già un mese fa, quando era arrivato in Gazzetta Ufficiale il decreto firmato da Maroni e Tremonti con i dettagli sulla nuova tassa, ma avevano bloccato la presentazione del ricorso dopo che il nuovo governo aveva annunciato di volerci rimettere le mani.
“Il fatto che oggi la tassa sia entrata in vigore senza modifiche ci ha convinto ad andare avanti. I nostri legali hanno già individuato i punti deboli su cui insistere nel ricorso al Tar” dice a Stranieriinitalia.it Claudio Piccinini, coordinatore dell’area immigrazione dell’Inca. Bocche cucite, per ora, sui particolari, per non dare vantaggi all’Avvocatura dello Stato in quella che si annuncia come una battaglia legale di enorme interesse per milioni di cittadini stranieri in Italia.
Intanto, anche il Partito Democratico ribadisce il suo impegno contro la tassa. “Continueremo a lavorare per toglierla” dice Livia Turco, presidente del Forum Immigrazione. “È una tassa –spiega – che abbiamo sempre contrastato quando l’ha voluta il governo Berlusconi-Maroni-Tremonti. Continueremo quindi a farlo sostenendo le iniziative di associazioni ed organizzazioni sindacali che la vogliono abolire ed utilizzando ogni spazio legislativo a disposizione affinché venga cancellata”.
EP