Estende l’assistenza sociosanitaria anche agli irregolari. Il Pdl: "Un referendum per cancellarla"
Firenze – 1 giugno 2009 – Dopo una lungo braccio di ferro, oggi pomeriggio il consiglio regionale della toscana ha approvata la proposta di legge regionale toscana sull’immigrazione, che concede, tra le altre cose, l’assistenza sociosanitaria anche agli immigrati privi di permesso di soggiorno.
Con i voti della maggioranza di centrosinistra è passato un ‘maxiemendamento’ presentato dalla maggioranza di centrosinistra che ha sostituito l’intero testo di legge dall’articolo 6 al 37, trasformando gli articoli in commi. Poche le novità introdotte, come la riserva di determinati servizi e prestazioni ai cittadini stranieri ”muniti di regolare permesso di soggiorno” (informazione e assistenza in favore dell’imprenditoria immigrata; attività di assistenza e consulenza del difensore civico regionale).
Permane, per tutte le ”persone dimoranti” nel territorio regionale, ”anche se prive di titolo di soggiorno”, la possibilità di fruire degli ”interventi socio-assistenziali urgenti e indifferibili, necessari – si legge nel testo – per garantire il rispetto dei diritti fondamentali riconosciuti ad ogni persona in base alla Costituzione ed alle norme internazionali”.
"Non diventeremo l’Eldorado dei clandestini. Questa legge e’ giusta ed equilibrata, ed ha alla base l’idea di regolarità. E proprio qui sta la differenza, differenza e non contrapposizione, con la Bossi-Fini” ha commentato il presidente della Regione Claudio Martini. “Questa legge – ha aggiunto – non è contro il Governo, in quanto e’ stata pensata quando ancora c’era Prodi, e non e’ contro qualcuno, ma vuole ribadire una posizione propria, perchè non crediamo esista il pensiero unico”.
"Una proposta di legge nata sul terreno della violazione costituzionale e del contrasto aperto alle leggi dello Stato arriva in porto con ulteriori ferite alla certezza e alla trasparenza delle Istituzioni” dicono invece Alberto Magnolfi e Roberto Benedetti, rispettivamente capogruppo di Fi-Pdl e di An-Pdl al Consiglio regionale toscano.
“Appena possibile – aggiungono i capigruppo Pdl – chiameremo a raccolta tutti i toscani desiderosi di non soccombere dinanzi all’illegalità di una immigrazione incontrollata, perché cancellino col voto popolare nel referendum abrogativo questa legge pericolosa e impresentabile”.
EP