Roma, 7 marzo 2019 – La Commissione Ue insiste sulla necessità di organizzare un sistema temporaneo per gestire gli sbarchi dei migranti, in attesa della riforma del regolamento di Dublino. Il punto figura tra le misure, che Bruxelles ritiene siano di “immediata necessità”, assieme ad un rafforzamento del sostegno al Marocco, per tamponare il “significativo aumento” di arrivi di migranti in Spagna; al miglioramento delle “spaventose condizioni” dei migranti in Libia; e ad una gestione più organizzata dei migranti sulle isole greche.
Per quanto riguarda la gestione degli sbarchi, il commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos spiega che occorre trarre lezione dall’esperienza fatta con le soluzioni ad hoc con i migranti salvati nell’estate 2018 e a gennaio 2019, per arrivare ad un approccio più coordinato e sistematico. L’accordo servirebbe a mostrare la solidarietà e la responsabilità dell’Ue, in una soluzione ponte fino a quando la riforma di Dublino sarà finalizzata.
Avramopoulos evidenzia tuttavia che “gli arrivi irregolari nell’Ue sono inferiori al periodo prima della crisi”, e sollecita ad approfittare proprio di questo momento “per completare la riforma dell’Asilo comune”. Il tema del sistema temporaneo per la gestione degli sbarchi dei migranti sarà discusso alla riunione dei ministri dell’Interno dell’Ue di domani, a Bruxelles. In un incontro informale dei ministri europei, a Bucarest, alcune settimane fa, era emerso interesse da parte di un nutrito gruppo di Paesi nei confronti di questa possibilità.
La soluzione permetterebbe anche di sbloccare lo stallo per la missione Sophia, il cui mandato è in roll-over tecnico fino a a fine marzo, perché i Paesi Ue non sono ancora riusciti a mettersi d’accordo sulla ripartizione dei migranti salvati dalle navi della missione, che fino a pochi mesi fa venivano tutti sbarcati in Italia.