Secondo la Corte di giustizia europea ''l'importo dei contributi richiesti non deve costituire un ostacolo all'esercizio dei diritti conferiti dal diritto dell'Unione''
Roma, 27 aprile 2012 – Uno Stato membro ''non puo' esigere contributi eccessivi e sproporzionati'' per il rilascio di permessi di soggiorno ai cittadini stranieri che siano ''soggiornanti di lungo periodo e ai loro familiari se questi hanno vissuto nel Paese almeno per cinque anni prima di presentare la domanda''.
Lo ha stabilito una sentenza della Corte di giustizia europea, secondo cui ''l'importo dei contributi richiesti non deve costituire un ostacolo all'esercizio dei diritti conferiti dal diritto dell'Unione''.
La decisione giunge all'indomani del ricorso per inadempimento nei confronti dell'Olanda formulato dalla Commissione Ue. L'Aja, riferisce infatti Lussemburgo, chiede ai cittadini di Paesi terzi – ad eccezione di quelli turchi – un contributo tra 188 e 830 euro per rilasciare questi permessi, una somma che Bruxelles ritiene ''sproporzionata''.