"La Commissione europea e’ molto preoccupata per ogni forma di discriminazione" Bruxelles, 20 agosto 2010 – "E’ responsabilita’ degli stati membri proporre progetti che facciano uso dei fondi messi appositamente a disposizione dall’Ue per l’integrazione dei Rom".
E’ cosi’ che la Commissione europea, per bocca del portavoce della commissaria alla giustizia e cittadinanza Viviane Reding, ha risposto alle accuse di non fare abbastanza per risolvere il problema delle popolazioni rom rivoltele dalle autorita’ francesi che hanno iniziato ieri le espulsioni di cittadini di origine rom verso Bulgaria e Romania.
"L’integrazione delle popolazioni rom e di tutte le altre minoranze e’ sempre stata a cuore alla Commissione, e sono da sempre una sua priorità", ha sottolineato il portavoce, che ha ricordato ancora una volta che per il periodo 2007-2103 Bruxelles ha stanziato l’ingente somma di 17,5 miliardi di euro per progetti specifici per l’integrazione dei rom in 12 paesi Ue. Spetta pero’ agli stati membri presentare e mettere in atto le iniziative specifiche, ha ricordato Newman.
"La Commissione europea e’ molto preoccupata per ogni forma di discriminazione", ha poi aggiunto il portavoce facendo riferimento al rischio paventato da molti che le operazioni di espulsione in corso in Francia possano provocare un’ulteriore stigmatizzazione dei rom in tutti gli altri paesi Ue. "Le popolazioni rom sono cittadini Ue a pieno titolo come tutti gli altri, con gli stessi diritti e doveri", ha sottolineato ancora Newman.