Partita da Bolzano, arriverà a Matera per il Festival della Libera Circolazione. Kyenge: “Nuove regole e principi da condividere per una nuova convivenza sociale”
Roma – 17 luglio 2013 – Una carovana in questi giorni sta attraversando lo Stivale per affermare il diritto di migrare. Partita da Bolzano il 10 luglio e diretta a Matera, dove il 19 e 20 luglio si celebrerà il Festival della Libera Circolazione, una due giorni di workshop e festa.
Ispirata dall’articolo 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese”, la carovana vuole ribadire un diritto che spesso si ferma sulla carta.
“Esistono passaporti e sbarraporti, – hanno spiegato ieri gli organizzatori nel corso di una conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa – c’è chi può muoversi liberamente per il mondo e chi si trova una carriera davanti ai confini”.
In tutte le tappe, quattordici in tutto, si tengono tematici con la società civile per riflettere sul significato di migrante oggi in Italia. La scelta di concludere il viaggio della carovana a Matera non è casuale. In questi ultimi anni il territorio lucano è diventato un luogo simbolico dello sfruttamento dei braccianti, quell’appuntamento sarà anche l’occasione per ragionare sulle nuove forme di schiavitù.
“Il nostro è un territorio emblematico attraversato dalle grandi migrazioni della storia italiana – ha detto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce – La Basilicata è terra di accoglienza, che ha saputo integrare le risorse che i migranti hanno portato alla nostra terra, ma indubbiamente non sono mancati i problemi”.
Il Festival della Libera Circolazione sarà ricco di appuntamenti tra spettacoli e momenti di riflessione. Cittadinanza, politiche di confine e immigrazione e lavoro sono i tre workshop tematici in cui saranno elaborate proposte concrete da presentare alle istituzioni locali e nazionali.
Protagonista della carovana è la ministra per l'Integrazione, Cécile Kyenge, che ieri ha invitato a "stabilire nuove regole e principi da condividere per una nuova convivenza sociale. Bisogna far uscire dal nostro Paese quello che c'è di positivo e che ci unisce, in nome di una nuova cultura della coesione sociale". La ministra ha concluso augurando una “buona carovana a tutti”.
Samia Oursana