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Universitari. Sì del governo a 50 mila ingressi, ma sono già tutti qui

Pubblicato il decreto con il tetto massimo dei visti. Ma riguarda lo scorso anno accademico e gli interessati sono arrivati in Italia un anno fa

 

Roma – 2 settembre 2011 – Sono 48.877 i visti d’ingresso a disposizione degli studenti extracomunitari per l’anno accademico 2010/2011, 42.482 riservati a chi si iscrive in un’università, gli altri 6.395 mila a chi ha scelto accademie di arti drammatiche, danza e belle arti o conservatori.

A fissare i numeri è un decreto arrivato mercoledì scorso in Gazzetta Ufficiale, emanato dal ministero degli Esteri di concerto con il  Viminale e il ministero dell’Istruzione. Un testo che però arriva abbondantemente in ritardo rispetto agli studenti e che avrà ben poche ricadute pratiche.

Il numero di visti ricalca la disponibilità di posti riservata dagli atenei italiani agli studenti stranieri residenti all’estero, dal momento che quelli che sono già regolarmente in Italia possono iscriversi a parità di condizioni con gli italiani. La partita però è già chiusa, perché le preiscrizioni dall’estero per l’anno accademico 2010/2011 andavano fatte a maggio 2010 e gli studenti ammessi sono in Italia dal settembre dello scorso anno.

Il governo si è limita quindi a fissare un tetto massimo, più che sufficiente per coprire tutte le domande di visto di ingresso per studio presentate ai consolati. Basti pensare che gli stranieri che complessivamente sono iscritti alle università italiane, tra vecchi e nuovi arrivi, sono circa sessantamila.

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Il testo del decreto

Elvio Pasca

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