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Usa, gli ispanici ringiovaniscono la popolazione

Tra il 2000 e il 2007 la popolazione ispanica è aumentata di 10,2 milioni di persone WASHINGTON, 1 luglio 2008 – Gli ispanici stanno aumentando la popolazione Usa non solo con l’immigrazione ma anche con alti tassi di natalità che spesso mettono in crisi i servizi sociali delle contee centrati sulla assistenza agli anziani, rivelano nuovi dati del censimento Usa.

Tra il 2000 e il 2007 la popolazione ispanica negli Stati Uniti è aumentata di 10,2 milioni di persone (rispetto ad un aumento totale di 20,2 milioni della popolazione Usa). In questo periodo sono nati 6,8 milioni di ispanici (e morti 812 mila). Da notare che l’età media della popolazione ispanica che vive negli Usa è di 27,4 anni, molto più giovane rispetto alla media totale americana di 37,9 anni. La massiccia presenza ispanica in aree rurali dove vivono molti anziani ha provocato aumenti netti di popolazione in 221 contee che, senza gli ispanici, vedrebbero una perdita di popolazione.

La situazione ha messo spesso in crisi i servizi sociali locali dominati finora dai problemi degli anziani ed alle prese adesso con un boom di nascite da parte di donne ispaniche a basso reddito che pagano quindi tasse molto basse. Le contee devono espandere il raggio dei servizi sociali e trovare nello stesso tempo i soldi per farlo.

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