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Viterbo: indiani schiavi nelle campagne, arrestati due imprenditori

Lavoravano 15 ore al giorno per 100 euro al mese. I loro pasti erano un pugno di riso, verdura e poco altro.

 

Viterbo, 25 luglio 2011 –  Avrebbero costretto una decina di immigrati, regolari e clandestini, quasi tutti indiani, a lavorare 14-15 ore al giorno nelle campagne per 100 euro al mese. I loro pasti erano un pugno di riso, verdura e poco altro. Ma non solo. Gli immigrati sarebbero stati costretti a vivere ammassati in stalle luride, infestate da topi, esposte al sole e con un secchio come bagno.

Per tutto cio’ sono stati arrestati due dei quattro imprenditori di Tarquinia (Viterbo), denunciati il 6 luglio scorso per associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitu’ e alla regolarizzazione di stranieri dietro pagamento, nell’ambito dell’operazione ‘Kunta Sing’.

Le indagini, estese anche in altre regioni, in particolare alla Toscana, erano iniziate circa otto mesi fa ed avevano portato all’emissione di quattro avvisi di garanzia da parte della Dda di Roma. Gli sviluppi delle indagini condotte dagli uomini del commissariato di Tarquinia, diretto dal vicequestore Riccardo Bartoli.

 

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