in

Zaia: “E’ reato anche offrire assistenza ai clandestini”

Il governatore veneto a proposito di un ambulatorio Caritas. “Bisogna sostenere solo i veri poveri e non i delinquenti”

Roma – 6 ottobre 2010 – Per il governatore del Veneto, Luca Zaia, ”è un reato” offrire anche solo un the caldo ad un immigrato clandestino. A specificarlo è stato lo stesso Zaia che in un’intervista televisiva, si è espresso in merito  alla possibile apertura di un ambulatorio per clandestini da parte della Caritas veneziana.

Prosegue Zaia ”Se la clandestinità è un reato lo è anche l’assistenza agli immigrati irregolari”. 
 
IL presidente della regione veneta ha però elogiato l’azione della Chiesa a sostegno dei ”veri poveri non dei delinquenti”, che dovrebbero essere denunciati per avviarne l’espulsione.
 
Pronta la precisazione  di Mons. Dino Pistolato, direttore della Caritas di Venezia, che ha sottolineato come la Chiesa non pratica affatto il buonismo, tanto meno a carico di chi è irregolare ma porta avanti solo un’attività di solidarietà secondo i dettami della carità cristiana.
 
Marco Iorio 
Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

NordEst: un nuovo disoccupato su quattro è straniero

Milano, 40 mila voti immigrati per le comunali