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A Reggio Calabria un progetto per l’integrazione dei bambini romeni

Minasi: "Mai più schiavi. L’accattonaggio è un aspetto dello sfruttamento minorile"

Roma- 11 novembre 2010 –  Un nuovo progetto destinato ai minori di nazionalità romena è stato attivato dall’assessorato alle Politiche Sociali, retto da Tilde Minasi a Reggio Calabria.
 
"Relu si Cailin – Mai più schiavi", questo è il nome dell’iniziativa  promossa dall’Amministrazione che è rivolta in particolare a quei minori coinvolti in attività di accattonaggio.
 
"Quest’ultima idea che abbiamo voluto sviluppare alla luce di condizioni sociali che sono sotto gli occhi di tutti e che riguardano l’intero territorio – spiega l’assessore Minasi – s’inserisce nel più ampio lavoro avviato nel campo della tutela dei più piccoli, ai quali abbiamo sempre prestato particolare attenzione realizzando servizi ad hoc grazie anche all’aiuto di soggetti pubblici e privati.“
 
“Nella fattispecie, il fenomeno dell’accattonaggio si presenta complesso – prosegue l’assessore –  ed e’ solo un aspetto, seppur significativo, dello sfruttamento minorile. Arginarlo significherebbe aiutare il ragazzo a crescere in maniera più sana evitandogli di instradarsi in percorsi ben più pericolosi e propedeutici ad un cammino, purtroppo, di illegalità e delinquenza”. 
 
Il progetto partita dal capoluogo calabrese, parte da un monitoraggio delle zone in cui il fenomeno dell’accattonaggio è molto forte. Il progetto prevede l’obiettivo di raggiungere un’integrazione del minore, inserendolo in un progetto capace di svilupparne le potenzialità e inserirsi nella società. 
 
Il gruppo di lavoro operativo sarà costituito da: Questura, Prefettura, Ministero di Grazia e Giustizia, Tribunale dei Minori, nonché le associazioni responsabili del progetto. 
 
Marco Iorio
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