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Africa-Ue. Il Senegal: “Altro che rimpatri, si aprano canali d’ingresso regolari”

Il presidente Macky Sall al vertice di Malta: “Ci sono già gli accordi di riammissione. Perchè accogliete i siriani e non gli africani?”

 

Malta  – 12 novembre 2015 – Quando parla di immigrazione con l’Africa, l’Europa punta troppo ai rimpatri. Dovrebbe invece aprire canali regolari e non penalizzare chi arriva dal Continente Nero rispetto  ai profughi che arrivano da altre zone.

A far sentire un’altra campana riguardo alle politiche di gestione dei flussi migratori è stato oggi a La Valletta il presidente senegalese Macky Sall, durante la seconda giornata del vertice Unione Europea e Africa. 

“Penso che l’Europa – ha spiegato alla stampa – stia insistendo troppo sui rimpatri“, tema che “viene già trattata negli accordi esistenti tra Ue e Stati africani. Io credo ci sia una questione di fondo, filosofica: non si puo’ insistere sul fatto che gli africani vengano riammessi nei loro paesi di origine quando state accogliendo siriani e altri“.

Sall ha sollecitato l’Ue a “sviluppare la migrazione legale per offrire opportunità” agli africani, ad esempio potenziando gli ingressi di studenti universitari. In altre parole: senza canali di ingresso regolari, sarà difficile contenere il numero di persone che salgono sui barconi per attraversare il Mediterraneo. 

Oggi i leader europei hanno dato il via libera a un nuovo fondo da 1,8 miliardi di euro per aiutare l’Africa. “Non basterà per tutta l’Africa – ha commentato Sall – ma è un ottimo inizio”. 

 

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