Roma, 21 febbraio 2022 – Una campagna e un hashtag, #lodiononrisolve, per dire che “l’odio non risolve i problemi, ma li amplifica”: a lanciarla è l’Associazione di promozione sociale Neos Kosmos (www.neoskosmositalia.it), che vuole porre “l’attenzione sulla gravità della diffusione dei messaggi di odio, verso tutti, ma in particolare nei confronti di migranti e rifugiati, da anni additati come primo capro espiatorio. Un odio che offende e umilia non solo chi lo riceve, ma danneggia anche chi lo diffonde, alimentando la propria rabbia e negatività, avvelando la comunità nella quale tutti viviamo”.
Dopo il Covid-19, scoperto due anni fa proprio in questo periodo, dicono dall’associazione, sta prendendo forza “un altro virus, quello dell’odio: siamo impoveriti, impauriti, la coperta sociale sembra più corta e la torta sempre più piccola, e quindi non c’è posto per tutti”.
Neos Kosmos denuncia “la contrapposizione via via più netta tra ‘noi che andiamo aiutati (e colpevole il governo se non lo fa) e loro che non ne hanno il diritto (e colpevole il governo se solo si azzarda a concederglielo, quel diritto)’. Loro sono sempre loro, i diversi da noi, prima di tutto i migranti e i rifugiati”. “L’odio non risolve” non è solo il titolo della campagna, ma è, spiegano i promotori, “l’accorato appello che lanciamo: l’odio non risolve i problemi della equa distribuzione delle risorse, della criminalità, del rispetto dei diritti fondamentali e della giustizia; l’odio non garantisce che le nostre richieste vengano finalmente esaudite, ma al contrario genera rabbia e sofferenza. L’odio che diffondiamo costruisce solo un mondo peggiore per noi e i nostri figli”.