Promosso da Ministero dell’Interno e Oim ROMA, 16 dicembre 2009 – Coinvolgere gli imprenditori cinesi residenti in Italia in incontri con esperti che possano aiutarli ad orientarsi nel complesso mondo della normativa italiana in materia di gestione d’impresa, diritto del lavoro e sicurezza nei luoghi di lavoro e approfondire argomenti di loro specifico interesse su cui vorrebbero essere piu’ informati.
Questo, in sintesi, l’intento principale del progetto ”Cinesi in Italia: percorsi di inclusione sociale”, promosso dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Liberta’ Civili e l’Immigrazione e dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM),nell’ambito delle iniziative sostenute dal Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi.
L’iniziativa coinvolgera’ le citta’ italiane dove maggiore e’ la presenza di imprese a titolarita’ cinese (Milano, Prato e Roma). ”Il progetto – afferma il Prefetto Angelo Malandrino, direttore centrale per le politiche per l’immigrazione del Ministero dell’Interno – vuol provare a coinvolgere direttamente la comunita’ cinese. Non saremo noi a organizzare seminari e a scegliere gli argomenti, ma saranno gli stessi imprenditori cinesi a indicarci le loro necessita’, i loro dubbi, i loro bisogni.
Noi ci occuperemo di trovare quei relatori ed esperti italiani (autorita’ cittadine, organi di controllo, camere di commercio, imprenditori, sindacati, associazioni di categoria, banche, ecc) in grado di chiarire elementi importanti del ‘fare impresa in Italia’, stabilire eventuali meccanismi di consultazione e promuovere il dialogo”.
”Per far questo cercheremo di stimolare un’attiva partecipazione delle diverse comunita’ cinesi – spiega ancora Malandrino – e ci avvarremo della collaborazione di Associna, un associazione che coinvolge cittadini cinesi di seconda generazione e che, in qualita’ di partner del progetto, potra’ svolgere un ruolo positivo di mediazione e sensibilizzazione sulle tematiche proposte dal progetto”.
Come rilevato proprio da una ricerca pubblicata nel dicembre 2008 dal Ministero dell’Interno e dall’Oim, la comunita’ cinese ruota intorno al settore dell’imprenditoria (esistono oltre 22.500 imprese cinesi in Italia) ed e’ caratterizzata da difficolta’ di interazione legate a problemi linguistici, a un basso livello di ”contaminazione” con il territorio ospitante, a carenza di informazioni e a una scarsa conoscenza delle norme italiane in materia di gestione di impresa e trattamento dei lavoratori.
”Purtroppo – afferma Peter Schatzer, Capo Missione dell’Oim in Italia – insieme alla presenza e all’espansione imprenditoriale e commerciale cinese in Italia, sono andati consolidandosi anche stereotipi e pregiudizi talvolta sfociati in atti di razzismo. Il progetto, nell’intento di arginare questo fenomeno, cerchera’ di stimolare la creazione di canali di reciproca conoscenza tra italiani e cinesi attraverso la messa a punto di una strategia di informazione e comunicazione volta da un lato a raggiungere in modo piu’ diretto ed efficace la comunita’ cinese, dall’altro a identificare spazi informativi sulla realta’ cinese in Italia a beneficio di un pubblico italiano”.
Le attivita’ di questo progetto pilota si svilupperanno a partire dalle prossime settimane con l’organizzazione dei primi incontri conoscitivi e di interviste con rappresentanti delle comunita’ cinesi nelle 3 citta’ target del progetto, e si concluderanno nell’aprile 2010.