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Albania. Spreco di risorse o necessità? Il dibattito sul centro di Gjader dopo la visita dell segretaria del Partito Democratico Elly Schlein

Roma, 16 dicembre 2024 – La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha recentemente visitato il controverso centro di accoglienza a Gjader, in Albania, progetto che il governo italiano ha promosso investendo circa 800 milioni di euro. La visita, annunciata tramite un video pubblicato sui social media, ha acceso un nuovo dibattito sull’utilità e la legittimità di questa struttura.

Schlein non ha risparmiato critiche, definendo il progetto uno spreco ingente di risorse pubbliche. “Questo accordo con l’Albania viola i diritti fondamentali delle persone e infrange le leggi italiane ed europee”, ha dichiarato. La struttura, attualmente vuota, ospita un personale di sicurezza altamente qualificato che sorveglia un centro destinato, secondo Schlein, a rimanere inutilizzato. L’attesa di una pronuncia della Corte di Giustizia Europea contribuisce ulteriormente all’incertezza sull’effettiva operatività del centro.

La segretaria del PD ha inoltre puntato il dito contro l’insistenza ideologica del governo, che continua a portare avanti i lavori per allestire il centro, previsto per accogliere oltre mille persone. “È un’operazione che rappresenta solo una bandiera politica, un simbolo di propaganda che ferisce i più vulnerabili”, ha affermato. Attraverso il suo post, Schlein ha sottolineato come le stesse risorse avrebbero potuto essere impiegate diversamente, ad esempio per creare 50.000 nuovi posti in asili nido, assumere 7.000 insegnanti o 6.000 infermieri per cinque anni.

Il progetto di Gjader è stato difeso da Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che ha ribadito che i centri verranno realizzati secondo i piani. Mantovano ha anche menzionato una proposta avanzata da Matteo Renzi, che prevede di convertire queste strutture in carceri per cittadini albanesi attualmente detenuti in Italia, suscitando ulteriori interrogativi sull’utilizzo futuro di questi spazi.

La vicenda continua a polarizzare l’opinione pubblica e il panorama politico italiano. Da un lato, c’è chi sostiene la necessità di una collaborazione internazionale per affrontare le sfide dell’immigrazione, dall’altro, chi condanna l’iniziativa come un esempio di cattiva gestione delle risorse pubbliche. Il dibattito resta aperto, mentre si attendono ulteriori sviluppi sia sul fronte legale che su quello politico.

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