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Alfano: “Bossi-Fini e cittadinanza? Non sono priorità”

Il vicepremier sul nuovo patto di governo: "Più urgente affrontare la crisi economica. I Cie garantiscono la sicurezza". Poi però apre: "Valuteremo le proposte del Pd sull'immigrazione"

Roma – 27 dicembre 2013 – "Ma davvero, con la crisi che attanaglia milioni di famiglie, il Pd ritiene che la priorità debba essere quella di dare la cittadinanza a chi semplicemente è nato in Italia oppure la cancellazione della Bossi-Fini?"

Lo chiede il vicepremier e ministro dell'Interno dell'Interno Angelino Alfano in un'intervista pubblicata oggi su Repubblica. Parlando del nuovo patto di governo che a gennaio verrà scritto dalla maggioranza, il leader del Nuovo Centro Destra. spiega: "Per noi la priorità è il lavoro".

Alfano parla anche dei Centri di Identificazione ed Espulsione. "Sulla sicurezza degli italiani – die – non si scherza. Tra quelli che si sono cuciti la bocca a Ponte Galeria la metà sono spacciatori e l’imam è indagato per gravi reati come rapina e lesioni. Un conto è la giusta tutela dei diritti umani, altracosa è distrarsi sulla sicurezza degli italiani con il rischio di ritrovarsi magari domani con queste stesse persone che spacciano davanti a una scuola".

Quindi, gli chiede l'intervistatore, la Bossi-Fini non si tocca?
"La Bossi-Fini – risponde il vicempremier – è una legge che contiene tanti capitoli e non può essere liquidata con uno slogan. Vedremo nel merito quali modifiche proporrà il Pd e le valuteremo".

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