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Alunni stranieri: Pordenone e Roma chiedono quote in classe

Il presidente vicario della Provincia pordenonese, Cirani: "Necessario fissare un tetto. Non razzismo, è buon senso".

Pordenone – 6 settembre 2008 – Dopo essere balenata a qualche amministratore del nord Italia, l’idea di limitare il numero di stranieri dietro i banchi di scuola è stata rilanciata anche nel pordenonese. A far eco all’assessore all’Istruzione del Veneto Elena Donazzan, si è aggiunto il presidente vicario della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani. "Servono le quote per gli studenti immigrati", ha detto ieri.

Cirani, a quanto pare non tiene conto della bocciatura da parte del ministro dell’Istruzione Maristella Gelmini all’analoga proposta portata avanti da Donazzan per il Veneto.

"Fissare un tetto al numero di alunni stranieri nelle singole classi – insiste Cirani – è necessario per garantire l’omogeneità e la qualità dell’insegnamento scolastico sia per gli italiani, sia per chi proviene dall’estero. L’integrazione scolastica è propedeutica all’integrazione nella società, perciò non si può affrontare a cuor leggero, senza programmazione, la questione dell’inserimento dei ragazzi immigrati nel sistema dell’istruzione italiana. Altro che razzismo – ha aggiunto -, si tratta di buon senso".

In provincia di Pordenone il numero di residenti stranieri ha superato la soglia del 10% e nei giorni scorsi si è verificato il caso limite di una scuola materna del capoluogo in cui 15 dei 17 alunni iscritti è extracomunitario. Il presidente vicario della Provincia ha comunque specificato che la proposta non coinvolge gli stranieri nati e cresciuti in Italia, ma solo coloro che vi arrivano già in età scolare.

Dalla Capitale poi si aggiunge un’altra voce al coro. È quella di Laura Marsilio, assessore all`infanzia, alla famiglia e alla scuola del Comune. "Sono favorevole alle quote – ha detto -, purtroppo la direttiva del ministero che auspicava il rispetto della proporzione nelle classi non ha dato i risultati sperati e non sempre le classi sono state fatte con la dovuta proporzione". Ieri Marsilio ha annunciato che farà una circolare agli istituti sollecitandoli al rispetto della direttiva in questione e che incontrerà, sempre per lo stesso motivo, anche i direttori scolastici.

"I tetti – sottolinea l’assessore – servono per garantire una migliore integrazione dei bambini immigrati e un migliore apprendimento per tutti, stranieri e italiani. Chi non lo affronta non risolve il problema dell’integrazione. Non è una questione di pregiudizi ma di buon senso". "Il Comune – aggiunge l’assessore – potrebbe dare il suo contributo, incrementando il servizio di trasporto scolastico per quegli studenti che dovessero spostarsi in istituti più lontani. Al più presto, con una circolare, destinerò più fondi ai Forum Intermundia, perché i direttori scolastici debbono essere sostenuti nello sforzo verso l’integrazione".

A.I.

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