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Ammortizzatori sociali. Zaia: “Prima ai veneti”

Il ministro leghista: "Dovremmo aiutare tutti, ma se non è possibile…"

Roma – 26 gannaio 2010 – Cassa integrazione, mobilità, assegni di disoccupazione: secondo il ministro dell’agricoltura Luca Zaia, candidato di Lega e Pdl alla presidenza della Regione Veneto,  nell’accesso alle varie forme di sostegno, i lavoratori ‘indigeni’ dovrebbero avere la precedenza rispetto a quelli immigrati.

"Prima il Veneto. E, quindi, prima i veneti. Anche nel lavoro”  ha detto oggi Zaia, spiegando che ”e’ evidente che nei casi di riduzione del lavoro, noi dovremo garantire gli ammortizzatori sociali a tutti coloro che ne hanno diritto”. “Ma nelle circostanze in cui questo non fosse possibile, – ha sottolineato  –  la priorità sarà data ai veneti e agli immigrati con cittadinanza italiana, quindi in Veneto da più di 10 anni".

"Il Veneto non ha mai negato l’assistenza umanitaria a nessuno, i clandestini, però, sono fuori legge e, pertanto, debbono tornarsene nei loro paesi. Non possono quindi pretendere il diritto al lavoro” ha aggiunto il ministro della Lega, rispondendo così alla Cgil secondo cui ‘tanti clandestini si trovano in Veneto da tempo e da tempo lavorano nelle nostre aziende o in agricoltura’.

Rispondendo infine alle dichiarazioni del presidente francese Sarkozy a proposito della politica italiana sui clandestini, il ministro sottolinea: ”I rilievi critici che il presidente francese rivolge all’Italia riguardano il passato, non il presente, tenuto conto del fatto che l’Italia ha introdotto anche il reato di clandestinità".

Durante la discussione dell’ultima finanziaria alla Camera era stato un altro leghista, Maurizio Fugatti, a proporre di limitare la cassa integrazione per gli immigrati. L’emendamento fu però ritirato dopo le critiche che aveva suscitato anche all’interno di maggioranza e governo.

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