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Pitti Uomo fa sfilare i profughi in passerella, è Generation Africa

Alla kermesse della modo maschile anche un evento per gli stilisti africani emergenti. E cinque richiedenti asilo diventano modelli

 

Firenze – 14 gennaio 2016 – In Mali e in Gambia erano contadini, pastori, muratori o camerieri, ma per fuggire a violenze e miseria hanno attraversato il Mediterraneo sui barconi e sono arrivati in Italia. Oggi hanno fatto i modelli a Pitti Uomo.

La kermesse della moda maschile in corso a Firenze si apre all’Africa, ai suoi talenti, alla sua creatività, ma anche ai suoi problemi. 

Questo pomeriggio alla Dogana di Via Valfonda hanno sfilato le  collezioni autunno-inverno 2016/2017 di quattro stilisti africani emergenti: AKJP, Ikiré Jones, Lukhanyo Mdinigi x Nicholas Coutts e U.Mi-1. L’iniziativa si chiamava Generation Africa: “Vogliamo trasmettere un’immagine diversa di questo continente, fatta di innovazione, di diversità, e di un’energia forte e giovane con cui guardare a un futuro positivo” hanno spiegato gli organizzatori. 

In passerella, come modelli d’eccezione, sono saliti anche tre richiedenti asilo, altri due sono stati invece protagonisti di servizi fotografici. Un’iniziativa frutto della collaborazione con tra Ethical Fashion Initiative e l’associazione italiana Lai-momo, che si occupa di offrire accoglienza ai richiedenti asilo in Italia e promuovere il confronto interculturale tra Africa e Europa, con l’obiettivo di ridurre stereotipi e pregiudizi.

 

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