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È arrivato un bebè? Prestito più leggero!

Fino a cinquemila euro a tasso agevolato grazie al Fondo nuovi nati. Per italiani e stranieri, garantisce lo Stato

Roma – 16 giugno 2010 – L’arrivo di figlio è un’enorme gioia, ma porta spesso con se anche qualche preoccupazione, soprattutto se mamma e papà non navigano nell’oro. Latte, pannolini, carrozzine e fasciatoi  sono solo alcune delle nuove voci che si aggiungono al bilancio familiare.

Chi ha bisogno di una mano quest’anno ha una possibilità in più: chiedere fino a cinquemila euro in prestito a condizioni agevolate. La novità arriva grazie al “Fondo di credito per i nuovi nati” istituito presso il Dipartimento per le politiche della Famiglia, che permette alle banche di prestare soldi ai neogenitori senza correre troppi rischi.

Lo Stato garantisce infatti alle banche che, se il prestito non sarà restituito, rimborserà loro fino al 50% della somma. Tranquillizzate da questo “paracadute”, le banche che aderiscono a questa iniziativa applicano un tasso di interesse  almeno dimezzato rispetto alla media dei prestiti personali.

Questo mese, per esempio, ci sono tassi medi dell’11,94% , ma per i prestiti “nuovi nati” le banche applicano al massimo il 5,97%. Un prestito da 5mila euro potrebbe essere restituito in cinque anni versando sessanta rate da 96,23 euro, un prestito da mille euro versando sessanta rate da  19,25 euro. Naturalmente, chi non restituisce i soldi dovrà comunque renderne conto, sia alla banca che allo Stato, e quindi sarà soggetto a tutte le procedure normalmente previste in questi casi.

Neo mamme e neopapà, italiani o stranieri regolari, indipendentemente dal loro reddito, possono chiedere questo tipo di prestito per ogni bambino nato o adottato nel 2009 o nel 2010. La domanda va presentata in banca entro il prossimo 30 giugno se il bambino è nato lo scorso anno, entro il 30 giugno del 2011 se è nato o nascerà quest’anno.

Se il bambino ha una malattia rara si ha qualche agevolazione in più: il tasso di interesse applicato dalla banca è ancora più basso, e la domanda può essere presentata entro il 31 dicembre 2011. Se la malattia insorge dopo che si è chiesto il primo prestito, si può presentare un’altra domanda per ricalcolare gli interessi.

L’ultima parola, comunque, tocca sempre alla banca, che nonostante le garanzie dello Sato potrebbe rifiutarsi di concedere un prestito se ha buoni motivi per dubitare che venga restituito. L’elenco delle banche aderenti è però così lungo che non dovrebbe essere difficile trovarne un’altra disposta a fidarsi.

Per saperne di più basta collegarsi al sito www.fondonuovinati.it, dove sono spiegati nel dettaglio regole e requisiti e c’è l’elenco delle banche aderenti con le condizioni offerte per il prestito. È attivo inoltre il numero verde 803.164, che risponde in otto lingue.

Elvio Pasca

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