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Assegno di Maternità del Comune. La carta di soggiorno non serve 

Anche il tribunale di Milano boccia come discriminatorio il requisito del permesso Ue per lungosoggiornanti. E ordina al comune di Milano e all’Inps di eliminarlo dai loro siti web

 

 

 

Milano – 13 novembre 2015 – Circa 340 euro al mese per cinque mesi dopo la nascita o l’adozione di un figlio. 

È l’assegno di maternità dei Comuni, un aiuto per le mamme meno agiate che non percepiscono altri tipi di sussidi (per esempio l’indennità di maternità di cui godono le lavoratrici dipendenti) .  La domanda si presenta al Comune di residenza  entro sei mesi dal parto o dall’adozione del bambino. 

L’assegno spetta alle cittadine italiane, dell’Unione Europea ed extracomunitarie, a queste ultime però, la legge che l’ha istituito (D.Lgs. 151/ 2001), chiede di essere titolari di un permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo, la cosiddetta carta di soggiorno. 

Questo requisito è stato già bocciato come discriminatorio da diversi giudici, che hanno ordinato di pagare l’assegno anche alle mamme straniere che hanno un permesso di soggiorno “normale”, ad esempio per lavoro o per motivi di famiglia. Qualche giorno fa è arrivato a questa conclusione anche il tribunale di Milano. 

Il giudice Paola Di Lorenzo ha accolto il ricorso presentato da una donna egiziana, assistita dagli avvocati Livio Neri e Alberto Guariso dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (Asgi). Visto che non aveva la carta di soggiorno, il Comune di Milano non le aveva fatto nemmeno presentare domanda per l’assegno dopo la nascita del suo quarto figlio.

Il comportamento del Comune, si legge nell’ordinanza del 6 novembre, “certamente  discriminatorio” e quindi deve immediatamente cessare. Il giudice richiama il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione Italiana e sottolinea che non c’è alcuna ragione per collegare un intervento di sostegno per le mamme alla cittadinanza o alla carta di soggiorno. 

Quindi la decisione: il Comune dovrà accettare la domanda e trasmetterla all’Inps, che dovrà pagare alla donna l’assegno di maternità, più gli interessi per il ritardo. Il giudice ha inoltre ordinato sia il Comune che all’Inps di cancellare dai loro siti internet, nelle pagine dove spiegano chi può avere l’assegno, il requisito della carta di soggiorno. 

Scarica

Tribunale di Milano, ordinanza del 6 novembre 2015 

 

EP

 

Çeku i komunave për nënat e reja. Karta e qëndrimit nuk nevojitet (Shqiptariiitalise.com)

申请市政的生育津贴不再需要欧盟长期居留卡 (Migreat.it)

ਮਾਤਰਤਵ ਭੱਤਾ : ਲੰਬੇ ਸਮੇਂ ਦੀ ਨਿਵਾਸ ਆਗਿਆ ਜਰੂਰੀ ਨਹੀਂ (Punjabexpress.info)

Maternity allowance ng Comune, hindi nangangailangan ng carta di soggiorno (Akoaypilipino.eu)

Assegno di Maternità. NO es necesario tener la «carta di soggiorno» para solicitarlo (Migreat.it)

ਮਾਤਰਤਵ ਭੱਤਾ : ਲੰਬੇ ਸਮੇਂ ਦੀ ਨਿਵਾਸ ਆਗਿਆ ਜਰੂਰੀ ਨਹੀਂ (Punjabexpress.info)

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