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Alemanno: “Espellere i 20mila che hanno commesso reati”

Le prime dichiarazioni del neosindaco in tema di sicurezza: "Sgombreremo i campi nomadi" 

Roma – 29 aprile 2008 – "Ogni anno a Roma ci sono ventimila persone non cittadine italiane che commettono reati, ma che rimangono in città. Anche l’ultimo aggressore di domenica scorsa, un romeno, era un pregiudicato. Il nostro obiettivo è quello di espellere dalla Capitale tutti coloro che hanno commesso reati perché già questo alleggerirebbe la situazione in città”. Sono queste le prime dichiarazioni in tema di immigrazione del nuovo sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervistato stamattina da Maurizio Belpietro.

I romani hanno scelto di farsi guidare dal centrodestra interrompendo una presenza quindicennale del centrosinistra al Campidoglio. Una vincita che si deve anche a una campagna elettorale tra i cui temi principali c’era la questione ‘sicurezza’. Tra i primi provvedimenti che Alemanno intende prendere c’è infatti anche lo sgombero dei campi nomadi abusivi, “ben 85 in tutta la città" – ricorda.

Il neosindaco intende proteggere la sua città in più modi. Ha parlato di riqualificazione della polizia municipale, che "deve diventare una vera polizia di prossimità", "in grado di incidere sulla criminalità di strada, sul traffico e sul degrado". "Al di là delle diavolerie più strane – ha aggiunto Alemanno – si tratta di armare anche la polizia municipale, che è stata lasciata abbandonata a se stessa per molti anni, ma soprattutto di riqualificare dal punto di vista professionale, di rimotivarla".

 

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