La procura di Milano indaga sull’intervista del leghista a Radio 24. Lui chiede scusa, “libero di esprimermi, ma hanno travisato le mie parole”. Articolo 21 e il Futurista: “Chiediamo all’Europarlamento dimissioni o provvedimenti disciplinari”
Roma – 28 luglio 2011 – La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta conoscitiva sulle frasi pronunciate dall’europarlamentare della Lega Nord, Mario Borghezio, riguardo al killer di Oslo.
L’europarlamentare ha detto a Radio 24 di ritenere “buone, in qualche caso ottime” e “condivisibili” le idee antislamiche di Breivik, ieri i pm Armando Spataro e Grazia Pradella hanno chiesto di acquisire la registrazione-audio integrale dell’intervista. Per ora è un’indagine modello 45, cioè senza titolo di reato e indagati.
“Dichiaro fin da ora di essere a piena disposizione dell’autorità giudiziaria” ha annunciato Borghezio, assicurando di non volersi avvalere dell’immunità parlamentare. Dopo aver rivendicato, “il diritto di esprimere le mie idee e i miei convincimenti in piena libertà”, l’europarlamentare ha aggiunto di voler “rendere anche nelle sedi opportune le mie scuse alla Norvegia e, in particolare, ai parenti delle vittime in merito a quanto e’ stato, secondo me, illegittimamente travisato dalle opinioni da me espresse”.
Intanto, Articolo 21 e il Futurista hanno lanciato una petizione popolare per chiedere al Parlamento europeo le dimissioni di Borghezio. La si può sottoscrivere online, sul sito del Parlamento Europeo, riportando i propri dati anagrafici, il titolo e il testo della petizione (è sufficiente chiedere “immediate dimissioni o provvedimenti disciplinari”) e comunicando l’avvenuta sottoscrizione agli indirizzi mail: redazione@articolo21.info, redazione@ilfuturista.it.
“Borghezio non è nuovo a dichiarazioni di stampo razzista nei confronti di meridionali, immigrati, islamici” ricordano Stefano Corradino e Filippo Rossi, rispettivamente direttori di Articolo 21 e il Futurista. “Le sue recenti affermazioni nelle interviste rilasciate alle emittenti radiofoniche Radio24 e Radioies in cui l’eurodeputato afferma di condividere al 100 per cento le tesi dell’assassino norvegese evidenziano il più totale disprezzo e dileggio nei confronti delle leggi e delle convenzioni internazionali”.