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Brescia: “Serve legge per bloccare le moschee”

Il vicesindaco Rolfi (LN): "Sono segno dell’espansionismo islamico che non possiamo accettare"

Roma – 3 gennaio 2011 – Continua ad essere delicata la situazione a Brescia tra il Comune e la comunità islamica. Il nuovo scontro è nato ieri inseguito alle dichiarazioni del vicesindaco leghista, Fabio Rolfi, che ha risposto con secco "No" alla possibilità di costruire una terza moschea in città.

"Brescia ospita già due moschee, quella di via Volta e quella di via Corsica, per questo è impensabile aggiungerne altre visto che per una città che conta 190mila abitanti sarebbero sinceramente troppe", sono le dichiarazioni di Rolfi riportate oggi da "La Padania".

Il vicesindaco e assessore alla sicurezza di Brescia ha ribadito la sua contrarietà alle nuove moschee sottolineando come "sono il segno di un espansionismo islamico che non possiamo accettare vista la pericolosità di un fenomeno dalle dimensioni internazionali".

L’unica soluzione paventata da Rolfi è quella di "bloccare i progetti per l’assenza di alcuni requisiti ma urgono leggi ad  hoc almeno a livello regionale, per controllare questo fenomeno che non può e non deve restare incontrollato".

Immediata la reazione della comunità che ha invitato il sindaco a visitare le moschee per vedere di persona il loro operato. Inoltre la comunità ha sottolineato il diritto dei mussulmani bresciani di professare la propria fede come previsto dalla libertà di culto in Italia e per farlo necessitano di luoghi adatti come le moschee che a loro giudizio sono in un numero insufficiente rispetto ai mussulmani in città.

M.I.

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