I barconi soccorsi dai mezzi della Marina militare impegnati nell' Operazione Mare Nostrum. L'Unhcr: "Un contributo essenziale per evitare tragedie, l'Ue segua l'esempio dell'Italia"
Roma – 19 marzo 2014 – Nelle ultime 48 ore oltre duemila migranti sono stati soccorsi nel canale di Sicilia grazie all’operazione Mare Nostrum.
Ai 596 migranti salvati dalla fregata Grecale e dalla corvetta Sfinge il 17 marzo, e in arrivo questa mattina nel porto di Augusta, se ne sono aggiunti 1.532 a bordo di tredici barconi soccorsi tra ieri e stanotte. Sono stati salvati dalla nave anfibia San Giusto, dalla fregata Euro e dal pattugliatore Cigala Fulgosi della Marina Militare, in collaborazione con le motovedette della Capitaneria di Porto 302 e 315 e con tre navi mercantili.
Ieri l’ammiraglio Luigi Mantelli Binelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha detto che l’operazione Mare Nostrum ha permesso già di fermare 46 scafisti e “ha contribuito in maniera determinante a limitare il traffico di esseri umani. In base alle nostre statistiche il flusso è diminuito e non c’è un collegamento con le condizioni meteo “.
“E’ un impegno importante — ha aggiunto Mantelli Binelli —dal quale non credo si possa uscire tranquillamente perché non può essere sottovalutato l’aspetto umanitario”. “La Nato ha capito che Mare Nostrum è un contributo alla sicurezza e non solo al controllo delle frontiere, spero lo capisca anche l’Europa “, anche perché ci sarebbero “connessioni, ancora non evidentissime, ma assolutamente certe tra trafficanti di vario genere e organizzazioni terroristiche”.
Intanto, ieri mattina sette profughi siriani, tra i quali tre donne e due bambini, hanno perso la vita nel mare Egeo orientale, al largo dell’isola di Lesvos, per il naufragio dell'imbarcazione sulla quale viaggiavano assieme ad un'altra dozzina di persone.
Secondo l’Alto Commissariato Onu per i RIfuguati (Unhcr), questa tragedia dimostra che “ in assenza di misure alternative nei paesi di origine e di transito dei richiedenti asilo che garantiscano protezione adeguata e l’accesso alla procedura di asilo nel territorio dell’UE, siano necessarie azioni umanitarie immediate per i rischi legati all’attraversamento del Mediterraneo”.
“Esprimiamo ancora una volta grande apprezzamento per l'operato della Marina Militare Italiana impegnata nell'operazione Mare Nostrum che costituisce un contributo essenziale per evitare ulteriori tragedie del mare.” ha dichiarato Laurens Jolles, Delegato UNHCR per il Sud Europa. "Auspichiamo che altri Stati Membri dell’UE seguano il modello di Mare Nostrum. Non possiamo permettere ulteriori perdite di vite umane per chi cerca al contrario di mettersi in salvo dalle atrocità della guerra e dalle persecuzioni."