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Cittadinanza, Acli: “Riforma subito, no a populismo e paure”

Rossini: “Italiani favorevoli, la politica ne tenga conto”. Russo: “Più di 900 mila giovani invisibili”. Martedì 28 febbraio la manifestazione nazionale a Roma

 

 

Roma – 24 febbraio 2017 – “L’approvazione al Senato della legge sulla riforma della cittadinanza deve avvenire il prima possibile”. Lo afferma Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli.

La legge sulla cittadinanza è ferma da un anno e mezzo in commissione Affari Costituzionali al Senato, che non ha neanche iniziato a esaminare le migliaia di emendamenti presentati dalla Lega. “Non è accettabile – continua Rossini – che alcuni esponenti cavalchino l’onda del populismo e delle paure. Il parere favorevole degli italiani verso lo Ius soli temperato è consolidato e la politica ne deve tenere conto”.

Secondo Antonio Russo, responsabile Immigrazione per le Acli, “è assolutamente incomprensibile che più di 900mila giovani e meno giovani, che sono cittadini italiani di fatto, non possano diventarlo di diritto. Sono persone con alle spalle un percorso di studi compiuto, che lavorano o studiano in Italia. Si tratta – aggiunge Russo – di persone che sono costrette ogni anno a rinnovare con fatica i permessi di soggiorno, che vivono uno stato di invisibilità nello stesso Paese in cui sono cresciuti o, addirittura, nati”. 

Per sollecitare l’approvazione della legge, le associazioni L’Italia Sono Anch’Io – di cui le Acli fanno parte – e Italiani senza cittadinanza hanno promosso per febbraio un mese di mobilitazione, organizzando ogni martedì sit in e flash mob nelle maggiori città italiane. Il 28 febbraio è prevista una manifestazione nazionale a Roma durante la quale in tanti e tante “metteranno la faccia” in un cartellone passaporto. “Lo stesso – affermano gli organizzatori della manifestazione – che vorremmo avesse chi nasce o cresce in Italia”. 

 

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