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Comunali 2012. Se l’immigrato diventa un “candidato fantasma”

La provocazione di Marco Doria, che a Genova lascia un posto vuoto in lista destinato a uno straniero incandidabile. “Bisogna rivedere i diritti di cittadinanza”

Roma – 27 marzo 2012 – Un fantasma si aggira per Genova e punta a una poltrona in Consiglio Comunale.

Ieri Marco Doria, candidato sindaco del centrosinistra, ha presentato la lista che lo sosterrà insieme a quelle dei partiti. Poteva elencare fino a quaranta nomi di possibili consiglieri, ne riunisce però solo trentanove. L’ultimo candidato, infatti, è virtuale, perché è uno dei cinquantamila nuovi genovesi che non possono andare alle urne, tantomeno amministrare la loro città.

“Quel posto in lista spetta a un cittadino genovese, che vive nella nostra città, lavora, paga le tasse ma, a oggi, non ha diritto di partecipare pienamente alla vita politica della comunità solo perché non ha la cittadinanza italiana e le leggi del nostro Paese gli impediscono, a differenza di quanto avviene in altri stati europei, di votare e essere votato alle prossime elezioni amministrative” ha spiegato Doria. Su Twitter l’aspirante sindaco ha poi ribadito la “necessità di rivedere i diritti di cittadinanza”.

Purtroppo il fantasma rimarrà tale, non potrà trovare posto sulla scheda elettorale e dovrà accontentarsi di infestare Palazzo Tursi, sede del Comune. Magari andrà meglio a un’altra immigrata, in carne e ossa, candidata nella lista Doria: si chiama Bella Alejandrina Alonso, è nata in Ecuador, è impegnata nel volontariato e in tasca, naturalmente, ha anche un passaporto italiano.

EP

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