Interrogazione presentata dal presidente dei senatori dell’Udc ai ministri dell’Interno e degli Esteri Roma, 27 luglio 2010 – "Lo scorso 17 luglio, 27 individui di nazionalita’ somala dopo essere stati soccorsi in mare, a 44 miglia a sud di Malta, sono stati respinti in Libia; i 27 facevano parte di un gruppo di 55 persone soccorse mentre erano a bordo di un gommone che imbarcava acqua; la chiamata di sos e’ stata ricevuta dalla marina maltese che ha inviato sul posto una motovedetta da La Valletta girando la notizia alle stesse autorita’ libiche che, a loro volta, hanno fatto arrivare una loro imbarcazione, sembrerebbe una motovedetta italiana battente bandiera libica".
E’ quanto si legge in una interrogazione presentata dal presidente dei senatori dell’Udc, Gianpiero D’Alia ai ministri dell’Interno e degli Esteri.
"Il soccorso congiunto ha sollecitato l’attenzione dei media i quali hanno chiesto al governo maltese il criterio secondo il quale, fosse stata fatta distinzione tra soggetti da respingere a Tripoli e soggetti da accompagnare a La Valletta. Dopo 48 ore di silenzio, la marina maltese ha risposto alla stampa che i 27 somali sarebbero saliti sulla motovedetta libica "volontariamente".
L’episodio – si legge ancora – desta non poche perplessita’ in ragione del fatto che la spontaneita’ con cui i somali avrebbero accettato di essere respinti in Libia contrasta con quanto solitamente e’ avvenuto in tutti quanti i precedenti analoghi casi". "I ministri dell’Interno e degli Esteri chiariscano se l’Italia ha partecipato a questo respingimento e a quale titolo e, in tal caso, su quale base alcuni somali sono stati respinti in Libia e altri condotti a La Valletta e se – conclude D’Alia – e’ stata rispettata la normativa interna ed internazionale sul diritto d’asilo".