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Deeyah, la “Madonna islamica”, al fianco delle donne contro i delitti d’onore

La cantante norvegese lancia un sito internet per ricordare le vittime. Come Hina saleem, uccisa a brescia da suo padre per il suo stile di vita “troppo italiano”

 

Roma – 30 maggio 2011  -“I delitti d’onore uccidono cinquecento donne ogni anno in varie comunità religiose, non solo in un gruppo determinato. L’oppressione e la violenza contro le donne in nome di onore, cultura o religione è diffusa nel mondo, nelle società e nelle comunità strettamente patriarcali”.

È l’allarme lanciato da Deeyah, spesso descritta come  la “Madonna islamica”, cantante, compositrice e produttrice musicale norvegese oltre che attivista dei diritti umani. Nata in una famiglia di immigrati di origine Punjabi e Pastun, ha raggiunto il successo giovanissima, subendo però anche molestie durante la sua carriera musicale e prendendo coscienza di quanto può essere pericoloso uscire dagli steccati delle “norme” culturali.

La sua ultima battaglia è contro i delitti d’onore,. Un impegno preso mentre giovani donne in tutto il mondo vengono ancora uccise per aver preso le loro decisioni su  partner da sposare, educazione, divorzio, abbigliamento o sull’espressione della loro sessualità.

Deeyah ha lanciato un sito internet www.memini.co e una pagina facebook per ricordare le vittime, conosciute e sconosciute, di questi delitti. Tra loro c’è anche Hina Saleem, la ventenne di origine pakistana uccisa a Brescia nel 2009 dal padre per il suo stile di vita “troppo italiano”.

“Attraverso Memini – dice Deeyah – speriamo di dare il nostro piccolo contributo per far conoscere queste donne e onorare la loro memoria. Chi commette questi delitti in nome dell’onore vuole cancellare tutti i segni della vita di queste giovani donne, quasi come se non fossero mai esistite”.

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