“In questo campo nessun Paese europeo è in ritardo come l’Italia”
Roma, 30 settembre 2011 – Quello della cittadinanza italiana per i giovani immigrati di seconda generazione, anche minori di 18 anni, “e’ un tema ineludibile”.
Lo ha sottolineato il presidente della Camera Gianfranco Fini nel suo intervento al convegno su “Giovani musulmani in Italia: un’integrazione possibile?” presso il Centro studi americani, al quale ha partecipato con Massimo D’Alema, i ministri Maurizio Sacconi e Giorgia Meloni, Giuliano Amato.
In questo campo “nessun Paese europeo – ha affermato Fini – e’ in ritardo come l’Italia” e “sarebbe ingiustificabile lasciare le cose come stanno, perche’ si renderebbe l’integrazione piu’ difficile, con il rischio, inoltre, di spingere buona parte di questi potenziali italiani di seconda generazione nella chiusura e nel rigetto dell’integrazione” e di indurli “al richiamo verso identita’ pregresse”.
Fini ha ricordato che vi sono diverse proposte in Parlamento, ragione per cui “non ci si puo’ piu’ limitare alle valutazioni in termini culturali, ma bisogna discuterne con spirito aperto e proiettato al futuro”.