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Il leghista nigeriano che sdogana il “negher”

Il candidato alle regionali in Lombardia Tony Chike Iwobi: "È solo un modo espressivo di definire in bergamasco una persona di colore"

Roma, 18 febbraio 2013 – Se il sangue leghista scorre impetuoso nelle vene, anche se sei nato a migliaia di chilometri di distanza, magari nell'Africa nera, si puo' ben riconoscere che la parola 'negher' (per la quale si e' dovuto dimettere un assessore del Carroccio per averla indirizzata ad un calciatore di colore) altro non e' che "un modo espressivo di definire in bergamasco una persona di colore".

Parola di Tony Chike Iwobi detto Toni, candidato alle regionali in Lombardia, numero 7 della lista bergamasca della Lega Nord.

Iwobi milita nel Carroccio da vent'anni, e da un anno e mezzo e' assessore ai servizi sociali del comune di Spirano. La sua e' vera 'fede' leghista. Del resto, non ha difficolta' ad ammetterlo: "ho scelto la Lega per il federalismo. Io vengo da un Paese cosiddetto del Terzo Mondo, con mille contraddizioni, ma da quando la Nigeria ha applicato il sistema federalista le cose funzionano".

E poi, che assurdita' accusare la Lega di razzismo: "non solo ho una moglie bergamasca, ma qui ho sempre trovato tantissimi amici, da Bossi a Maroni, fino all'ultimo iscritto della Lega", risponde 'il Tony', che gestisce un'associazione che aiuta gli immigrati e che applica pienamente lo slogan ''aiutiamoli a casa loro''. Quello è il loro habitat naturale. Io guardo la realtà e dico che nel mio Comune ne vedo di italiani che soffrono, prima vengono loro" – afferma con "fierezza" il leghista.

El 'negher' Tony punta dritto al Pirellone…
 

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