Le riflessioni dl Pontefice durante della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.
Di ciò Ratzinger ha parlato dopo la preghiera dell’Angelus di mezzogiorno in piazza San Pietro e dopo aver celebrato la messa nella Cappella Sistina, con il battesimo di 13 neonati. Lo spunto per queste riflessioni gli è arrivato dalla celebrazione, svoltasi ieri, della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.
"Numerosi – ha spiegato Benedetto XVI – sono i giovani che vari motivi spingono a vivere lontani dalle loro famiglie e dai loro Paesi". "Particolarmente a rischio – ha denunciato – sono le ragazze e i minori". "Alcuni bambini e adolescenti sono nati e cresciuti in ‘campi-profughi’: anch’essi hanno diritto ad un futuro!", ha invocato.
Il Papa ha espresso il suo apprezzamento per quanti si impegnano nell’integrazione lavorativa e scolastica dei giovani immigrati e delle loro famiglie, ed ha esortato le comunità ecclesiali ad accogliere "con simpatia" queste persone. "Cari giovani migranti – ha detto Ratzinger – impegnatevi a costruire insieme ai vostri coetanei una società più giusta e fraterna, adempiendo ai vostri doveri, rispettando le leggi e non lasciandovi mai trasportare dalla violenza".