Nel primo discorso da segretario della Lega Nord, il successore di Bossi non dimentica l’immigrazione: “Basta pietismi. Altro che violazione dei diritti umani…”
Roma – 2 luglio 2012 – Roberto Maroni, si fa per dire, comincia bene. Ieri, nel primo discorso da segretario della Lega Nord, ha parlato anche di immigrazione, difendendo una delle sue scelte più tragiche del governo in cui sedeva come ministro dell’interno.
“Bisogna continuare senza indugio la lotta contro l’immigrazione clandestina” ha detto Maroni dal palco del forum di Assago. “Basta pietismi, basta solidarietà pelosa ministro Riccardi. I respingimenti io li farei subito, domani mattina, altro che violazione dei diritti umani”.
Il riferimento ai diritti umani non è casuale, visto che proprio la corte Europea per i Diritti Umani, lo scorso febbraio, ha condannato i respingimenti verso la Libia. I migranti intercettati nel canale di Sicilia e riaccompagnati sulle coste libiche non hanno infatti potuto presentare domanda d’asilo e, nei centri di detenzione del paese nordafricano, sono stati vittime di maltrattamenti.
Anche il nuovo accordo tra Italia e Libia è stato criticato. Amnesty International, ad esempio, ritiene che oggi il Paese nordafricano non può garantire un trattamento umano dei migranti e le procedure per la protezione internazionale. Il ministro dell’interno Anna Maria Cancellieri ha però ribadito la tutela dei diritti umani e il ministro dell’Integrazione Andrea Riccardi ha promesso che non ci saranno più respingimenti indiscriminati.