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Livia Turco (Pd): “Serve una legge per la libertà religiosa”

"Diamo un quadro di regole certe ai fedeli musulmani". Lettera a Bondi Roma – 1 dicembre 2009 – In Italia serve una legge che assicuri la libertà religiosa. Ne è convinta Livia Turco, capogruppo in commissione Affari sociali della Camera e presidente del Forum immigrazione e politiche sociali del Partito Democratico.

In una lettera aperta al ministro per la cultura Sandro Bondi, che nella scorsa legislatura si era impegnato su questo tema, Turco chiede che governo e maggioranza mettano all’ordine del giorno e approvino un testo condiviso.  "Il dialogo tra le religioni – scrive – è un nutrimento prezioso per la convivenza pacifica e per la crescita umana delle nostre società. La politica deve fare di tutto per favorirlo".

"L’Italia, paese a prevalenza cattolica, sta diventando multi religiosa e la seconda religione italiana è proprio l’Islam. Per un paese civile, che voglia garantire a tutti sicurezza e prosperità, è fondamentale consentire anche ai cittadini di religione islamica di professare la propria fede, di farlo in un quadro di regole certe, coerenti con la nostra Costituzione" sottolinea l’esponente del PD.

Nella lettera si cita anche il presidente francese Sarkozy, secondo il quale "a essere pericolosi non sono i minareti, sono i seminterrati o i garage che contengono occulti luoghi di preghiera". "Confinare la religione islamica nei garage o negli scantinati – chiosa Turco – non è dignitoso per quella religione ed è motivo di insicurezza per tutti".

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