Controlli più efficaci, ma anche una regolarizzazione. "La diversità dell’America è la forza dell’America"
Roma – 6 maggio 2010 – Celebrando ieri alla Casa Bianca la festa messicana del Cinco de Mayo, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha rilanciato il progetto di una vasta riforma dell’immigrazione.
"La diversità dell’America è la forza dell’America" ha esordito Obama, ammettendo però che il sistema dell’immigrazione in America non funziona, e “gli americani hanno ragione a sentirsi frustrati, specialmente quelli che vivono lungo i confini. Ma la risposta non intaccare i principi fondamentali che ci definiscono come nazione” ha sottolineato, con riferimento alla nuova legge che in Arizona permette di arrestare tutte le persone sospettate di immigrazione illegale.
Per Obama serve invece una vasta riforma dell’immigrazione basata su "buon senso" e "responsabilità". Il governo deve controllare con più efficacia le frontiere, gli imprenditori devono smetterla di sfruttare lavoratori irregolari e questi ultimi devono uscire allo scoperto: "ammettere che hanno infranto al legge, pagare le tasse, pagare una multa, imparare l’inglese, mettersi in regola e quindi in cosa per la cittadinanza".
Per arrivare a questi risultati, Obama chiede il supporto di Democratici e Repubblicani e confida nella proposta bipartisan presentata la scorsa settimana in Senato. "Voglio iniziare a lavorarci quest’anno, perché noi dobbiamo restare fedeli a quello che siamo, una nazione di leggi e una nazione di immigrati" ha concluso il presidente americano.
EP