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Primarie. Chaouki: “Gli immigrati hanno partecipato, ma vogliono pieno diritto di voto”

Il promotore dei comitati Nuovi italiani per Bersani: “Renzi considera l’ immigrazione un problema di sicurezza, è un’idea che non ci appartiene. Con il segretario del Pd per riforma della cittadinanza, diritto di voto, azzeramento della Bossi-Fini e dei vari pacchetti sicurezza”

 

Roma – 28 novembre 2012- “Non abbiamo dati precisi, ma le stime basate sulle grande città  ci dicono che domenica scorsa sono andati alle urne migliaia di cittadini stranieri.  Elettori sicuramente più consapevoli rispetto al passato, che hanno ben compreso la sfida politica di queste consultazioni. Tanti, certo, ma non abbastanza”.

Khalid Chaouki, responsabile Nuovi Italiani del Partito Democratico, traccia per Stranieriinitalia.it un bilancio sulla partecipazione degli immigrati alle primarie del centrosinistra. “La procedura macchinosa non ha aiutato nessuno, tantomeno gli stranieri. Inoltre, la maggiore consapevolezza porta anche a non accontentarsi più del voto alle primarie, se poi manca il vero diritto di voto. La partecipazione di domenica vuole essere anche uno stimolo in questa direzione”.

Lei ha organizzato in tutta Italia dei comitati “Nuovi Italiani per Bersani”. Cosa avete fatto?
Si tratta di una cinquantina di comitati sparsi per la Penisola, con i nostri referenti locali abbiamo organizzato incontri con le comunità straniere, volantinaggi e altre azioni che favorissero soprattutto la partecipazione, un obiettivo prioritario rispetto alla scelta di questo o quel candidato. Abbiamo così favorito l’afflusso alle urne soprattutto nelle zone dove negli ultimi anni era già stato fatto un lavoro di questo tipo, ma anche dove è stato più difficile operare,come in alcune realtà de Nord Est, abbiamo recuperato il tempo perduto.

Quali sono le priorità per i nuovi italiani?
Una riforma della legge sulla cittadinanza, il diritto di voto e l’ abrogazione dell bossi Fini e delle scelte sull’immigrazione fatte dal centrodestra  quando era al governo. Non è accettabile, tanto più in un periodo di crisi, che a fronte di molti doveri e pochi diritti gli immigrati debbano rinnovare continuamente il permesso di soggiorno pagando ogni volta costi altissimi. È un continuo mercanteggiare, vuol dire sottostare a un ricatto per la concessione del permesso di risiedere temporaneamente in Italia. Servono poi interventi nelle scuole,  per la mediazione culturale, e più fondi per il volontariato . Insomma un rinnovamento totale, che sia al passo con una nuova generazione di immigrati e nuovi italiani.

E crede che queste cose potrebbe realizzarle solo Bersani?
Chi vincerà dovrà certo rispettare la “carta di intenti” sottoscritta dal centrosinistra. E il Partito Democratico  guidato da Pieluigi Bersani ha elaborato una serie di proposte condivise sull’immigrazione coinvolgendo gli immigrati e tutti i mondi che se ne occupano, la società civile, l’associazionismo. È un metodo che con Bersani è anche sostanza, e non mi sembra che Renzi lo abbia utilizzato per stilare il suo programma.

Ma in cosa il programma di Renzi non la convince?
Innanzitutto quando continua ad associare, come fa il centrodestra, il tema dell’immigrazione a quello della sicurezza, proponendo ad esempio di arruolare immigrati nelle forze dell’ordine per contrastare meglio la criminalità straniera.  È un’idea arretrata, che vede l’immigrazione come un pericolo e che non ci appartiene.

Anche il sindaco di Firenze propone una riforma della cittadinanza per le seconde generazioni
Su questo tema Renzi ha cambiato idea nel corso della campagna elettorale, aprendo progressivamente sui requisiti, ma anche la proposta attuale per chi è arrivato in Italia da piccolo, cioè il completamento di due cicli scolastici [per Bersani ne basterebbe uno n.d.r.] prima di diventare italiano, mi sembra un passo indietro. Questo cambiare frequentemente posizione comunque mi preoccupa, voglio sperare che siano sbandamenti da campagna elettorale…

Bersani nel suo programma per le primarie parla di cittadinanza, non toccando però altri aspetti dell’ immigrazione. È un tema che scotta troppo?
Assolutamente no. Altrimenti il segretario non avrebbe posto con tanto coraggio, fermezza e serietà il tema di una riforma basata sullo ius soli, che non trova consenso in tutto il Paese. Ha detto più volte che sarà il primo atto del suo governo. Nel programma delle primarie c’era bisogno di sintesi, le proposte di Bersani sono quelle del Forum Immigrazione del Partito Democratico, quindi, tra le altre cose, oltre alla riforma della cittadinanza, anche il diritto di voto e, come dicevamo, l’abrogazione della Bossi-Fini e dei vari pacchetti sicurezza di Maroni.

Elvio Pasca

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